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Le persone più sane del mondo non vanno in palestra

Uno studio dimostra come le attività "naturali" di routine siano il miglior modo per evitare il rischio di malattie cardiovascolari e psicologiche

Di Cristiana Mastronicola
Pubblicato il 1 Gen. 2019 alle 10:28 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 09:05

Per avere una vita sana non serve andare in palestra. Basta guardare i luoghi in cui vivono le persone più longeve al mondo per averne la prova.

Chi vive nelle cosiddette Blue zones – quelle in cui la prospettiva di vita è più alta – non frequenta palestre né corre maratone. Semplicemente le persone che abitano in queste aree sono “costrette” a muoversi e a fare attività fisica, e lo fanno senza neanche accorgersene.

Coltivano orti, si muovono da una parte all’altra a piedi e in casa loro la tecnologia scarseggia. Le comodità sono minime e fanno quasi tutto “a mano”. I ricercatori che studiano la longevità degli abitanti delle Blue Zones hanno dimostrato come le attività “naturali” di routine siano più efficaci por il vostro benessere delle estenuanti sedute in palestra.

Certo, al giorno d’oggi, nella società in cui viviamo, è difficile pensare di mettere in pratica una vita del genere. Soprattutto perché i lavori che svolgiamo sono per lo più sedentari: sarebbe improbabile credere di fare attività fisica di qualunque tipo se siamo incollati alla nostra scrivania o al pc.

L’idea di spostarsi in modo naturale da una parte all’altra del città è romantica, ma resta irrealistica. Se fino a cento anni fa solo il 10 per cento delle persone faceva lavori sedentari, oggi il 90 per cento di noi per guadagnarsi da vivere è costretto a star seduto dietro a una scrivania

Un compromesso, però, si può raggiungere. Ci sono diversi e semplici modi per fare più movimento nelle nostre vite super impegnate. Uno di questi è quello di diminuire l’utilizzo dell’auto o dei mezzi pubblici anche per gli spostamenti più brevi: scegliamo di accompagnare i bambini a scuola a piedi (sarà un buon metodo per abituarli a uno stile di vita meno sedentario) o di andare a fare spesa in bicicletta.

Il massimo sarebbe riuscire a fare la stessa cosa per raggiungere il posto di lavoro. Diventa un po’ più difficile nelle grandi città, ma si può tentare lo stesso. Secondo i ricercatori, l’attività ideale sarebbe una passeggiata di quindici minuti al giorno. Ovviamente, ben venga qualsiasi tipo di attività fisica ulteriore.

Se il “trasporto attivo” non è possibile nella tua città, potrai sempre prenderti un quarto d’ora della tua pausa pranzo e uscire a fare una bella passeggiata. Uno studio dell’American Cancer Society ha dimostrato che camminare per un totale di sei ore a settimana diminuisce il rischio di morte per malattie cardiovascolari, malattie respiratorie e cancro.

Ma se non riuscite a raggiungere le sei ore, state tranquilli: sempre secondo la ricerca ne bastano anche solo due (a settimana) per ridurre i rischi di quelle malattie rispetto a chi non svolge alcun tipo di attività fisica.

In più è bene ricordare che camminare è un’ottima medicina anche per la mente. Una passeggiata al giorno è in grado di ridurre il rischio di demenza del 40 per cento, secondo Anders Hansen, medico psichiatra del Karolinska Institute in Svezia.

Se invece proprio non vi piacciono le lunghe passeggiate, potete spezzettarle nel corso della giornata: cinque minuti all’ora sono sufficienti. Insomma, alzarsi dalla scrivania e muoversi con una certa regolarità durante il giorno vi aiuterà a stare meglio. Fisicamente e psicologicamente.

In fondo i nostri corpi sono “progettati” per muoversi. E questo non significa necessariamente andare in palestra. Sollevare pesi o eseguire estenuanti esercizi di allenamento ad alta intensità non è l’unica risposta a una vita lunga e sana.

Fare movimento in modo semplice e “naturale” può essere più efficace di qualsiasi palestra. Fai come i centenari del mondo e muoviti.

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