PAOLO ANTONACCI CHI È – Classe 1995, occhi azzurri, laureato in Scienze della comunicazione. E, soprattutto, autore di canzoni di successo. È Paolo Antonacci, primogenito del cantante Biagio e nipote di Gianni Morandi. Figlio d’arte – non v’è dubbio – che ha già mostrato nella scrittura (musicale) di avere del talento. Su Mi farò trovare pronto, il brano che Nek porta a Sanremo 2019, c’è anche la sua firma.
Paolo Antonacci chi è | Vita privata
Paolo Antonacci, di 24 anni, è il figlio primogenito di Biagio Antonacci e Marianna Morandi. Il 17 novembre 2018 il ragazzo si è laureato all’Università Iulm di Milano dove, a festeggiare con lui, c’era anche il nonno, Gianni Morandi (padre di Marianna). È stato proprio Morandi, in quell’occasione, a scrivere su Instagram sotto un’immagine: “Mio nipote Paolo Antonacci oggi è dottore!
#UniversitaIULM #Milano”.
Paolo ha un fratello minore, Giovanni, con cui ha un buon rapporto.
Paolo Antonacci chi è | Carriera
Antonacci jr., seppur giovane, ha già collezionato dei traguardi importanti. Dopo aver firmato un contratto di esclusiva con le edizioni musicali Eclectic/Curci, ha scritto diversi brani musicali. Tra questi Dov’è che si va di Annalisa, Due volontà di Eros Ramazzotti, Sceglimi di Irama, La stessa di Alessandra Amoroso e Alvis di Amici.
Paolo Antonacci chi è | Nek | Sanremo
Il figlio di Biagio approderà a Sanremo 2019 grazie a Nek. Il brano Mi farò trovare pronto è stato ideato anche dal 24enne. Ma com’è nata la collaborazione con il cantante di Laura non c’è? Paolo, in un’intervista a Soundsblog, ha dichiarato: “Ci siamo trovati tramite Luca Chiaravalli, il produttore, e abbiamo scritto assieme questo pezzo. Sin da subito in studio è nata una bella chimica: lui mi ha raccontato tanto di sé e si è instaurato un rapporto umano. Quando si è ventilata l’ipotesi di presentare proprio quel brano al Festival, mi sono sentito onorato. Non me l’aspettavo”.
Secondo Nek a ispirare il pezzo sono state le poesie di Jorge Luis Borges. È l’amore, ha precisato Antonacci jr., che poi ha aggiunto: “Più parlavo con Filippo (Nek, ndr) e più mi tornava in mente quella poesia. L’ho sentita adatta alla sua storia. Poi, è ovvio, non ci siamo basati solo su quella per scrivere il brano, ma ci ha dato un input importante”.