Nel marzo 2012, tre componenti del collettivo punk rock femminista russo delle Pussy Riot furono arrestate e condannate a due anni di prigione per aver organizzato un flash mob di protesta nella Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca.
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Dopo la rapida diffusione della notizia a livello globale, la lotta per i diritti delle donne russe promossa dalla band trovò importanti sostenitori sparsi in tutto il mondo, tra i quali artisti del calibro di Madonna, Paul McCartney, Sting, Patti Smith e Peter Gabriel.
In pochi, però, conoscono il gruppo punk rock per la sua musica. Dopo la scarcerazione le Pussy Riot sono tornate in piena attività e, oltre ad aver ripreso la loro lotta a favore dei diritti femminili e LGBT, hanno da poco diffuso il videoclip di un nuovo brano, intitolato Police State.
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Nel video diretto dal regista Matt Creed c’è anche un’ospite prestigiosa: si tratta dell’attrice statunitense Chloë Sevigny, candidata al premio Oscar nel 2000 per la sua intensa performance nel film Boys Don’t Cry, che qui interpreta una spietata poliziotta che si diverte a torturare le componenti del collettivo russo.
Il nuovo singolo delle Pussy Riot arriva un anno dopo il precedente Straight Outta Vagina, un vero e proprio inno femminista promosso dal video diretto da Phillip Lopez.