A 102 anni Irene O’Shea, di origini australiane, domenica 9 dicembre 2018 sì è lanciata con il paracadute entrando subito nel Guinness dei primati. È diventata, infatti, la donna più anziana ad essersi lanciata con un dispositivo del genere.
Irene, aiutata da un istruttore che era con lei, ha compiuto quest’impresa con un obiettivo preciso: raccogliere fondi per un’associazione che lotta contro la malattia del motoneurone. La figlia Shelagh, di 67 anni, è morta proprio a causa di questa patologia.
La scena, filmata e postata sui social network, è avvenuta sotto gli occhi di amici e parenti, che erano circa una cinquantina.
Cos’è la malattia del motoneurone
Con malattia del motoneurone si intende un gruppo di patologie neurologiche che affliggono selettivamente i motoneuroni, le cellule cerebrali che controllano le attività della muscolatura volontaria: tra queste parlare, camminare, deglutire e respirare.
Esse sono generalmente progressive e causano grave disabilità crescenti fino alla morte, spesso dovuta a insufficienza respiratoria, denutrizione o infezioni. Fanno parte di questo gruppo di malattie la sclerosi laterale amiotrofica (Sla), la sclerosi laterale primaria, l’atrofia muscolare progressiva (Amp) e la paralisi bulbare progressiva. Ma anche la paralisi pseudobulbare e la malattia di Strumpell-Lorrain.
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