No, non è il sushi il piatto tipico di Natale in Giappone. Al suo posto il pollo fritto. Anche se la festività è percepita ancora come “estranea” vista l’origine cristiana, i giapponesi il 25 dicembre decidono di mangiare una pietanza tipicamente occidentale. Anche su spinta della catena di fast food KFC, acronimo di Kentucky Fried Chicken.
Ogni anno, per il pranzo di Natale, 3,6 milioni di famiglie nel Paese del Sol Levante si recano presso i ristoranti targati KFC per ordinare e mangiare il pollo fritto americano. Spesso, però, le prenotazioni avvengono una settimana prima della festa per evitare lunghe code ai locali.
Si tratta di una consuetudine che non è sorta di recente. Già dagli Settanta, da quando la catena di fast food si è installata in Giappone – il manager Takeshi Okawara pensò di vendere una cesta di pollo fritto a tema natalizio – gli abitanti preferiscono mangiare “all’occidentale” anziché i prodotti della loro tradizione culinaria.
L’origine del pollo fritto
Il pollo fritto è un piatto composto da pezzi di pollo infarinati, panati o imburrati, fritti in padella, ma anche in olio o a pressione. Viene consumato in molti Paesi europei, americani e asiatici, soprattutto in Scozia, Stati Uniti e Italia.
Normalmente il pollo non viene fritto interamente, ma viene diviso nelle sue parti fondamentali, ossia petto, ali, cosce e sovracosce. La impanatura, poi, può essere arricchita da spezie quali sale, pepe, paprica, aglio, cipolla in polvere o salsa ranch.
A volte il pollo è fritto nello strutto, ma non mancano ricette a base di olio di mais e olio di arachidi. Raramente viene usato quello di oliva. Per la cottura, comunque, vengono impiegati tre modi: frittura in padella, a pressione o immersione nell’olio.
-
LEGGI ANCHE: Quando il Medio Oriente incontra l’Occidente: arriva per Natale il kebab di renna
-
LEGGI ANCHE: Pranzo di Natale 2018 | Ricette | Menù | Tradizioni | Cenone | Antipasti