Nadia Toffa continua a pubblicare sui social la sua vita, compresi i momenti difficili legati alla malattia. Lunedì 7 gennaio, la conduttrice televisiva ha postato sul suo account Instagram una foto in cui è ritratta distesa in un letto di ospedale, con un ago in un braccio. È un’altra, pesante seduta di chemioterapia che la Iena sceglie di condividere con i suoi follower.
Nell’immagine Nadia Toffa appare segnata dalla malattia: il viso gonfio e gli occhi stanchi, ma sulle sue labbra resiste il sorriso. La presentatrice Mediaset in più di un’occasione ha sottolineato come sia necessario non perdere l’ottimismo nell’affrontare la malattia.
Criticata a più riprese per questa visione del cancro, Nadia Toffa ha sempre risposto a tono, non lasciandosi scalfire dagli attacchi. L’ultima foto è stata accompagnata da una lunga didascalia, in cui la presentatrice ancora una volta tenta di spiegare il suo punto di vista e, soprattutto, perché continua a condividere la sua vita sui social.
“Buongiorno ragazzi cari. La mattinata inizia con un’altra chemioterapia – scrive la Toffa – A chi sostiene che spettacolarizzo la malattia rispondo ‘magari fosse finzione; è invece solo una cruda e terribile realtà’. A chi dice che faccio pubblicità alla chemioterapia rispondo ‘sì, e la faccio anche col sorriso dato che grazie alla scienza è l’unica cura che abbiamo insieme alla radioterapia per sconfiggere il cancro'”.
E continua: “Basta vedere il tumore come un tabù! Gli ospedali sono pieni di persone malate, anche nei reparti dei bambini. Diffidate dai cialtroni e affidatevi alla medicina ufficiale. Il tutto aspettando con paura il prossimo controllo perché non è detto che le cure funzionino. Staremo a vedere”, spiega.
“A chi mi vuole morta invece dico che c’è qualcuno molto più in alto di noi che decide per noi; e io rispetterò il Suo disegno per me, come chiunque altro. Viva la vita sempre! E buona giornata a tutti. Con affetto infinito. In ospedale fa caldo lo so, ma io sono super freddolosa, per quello indosso un maglione praticamente da alta montagna. Buona giornata”, conclude la Iena.
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