L’emergenza freddo ha delle conseguenze molto serie sulla vita dei senzatetto. Dall’inizio del 2019, solo a Roma, sono morte 11 persone per il gelo invernale.
A Catania, un’iniziativa cittadina mette a disposizione di chi ne ha più bisogno, cappotti e coperte. Si chiama “muro della gentilezza” ed è un punto di raccolta per indumenti che chiunque non abbia abbastanza soldi per permetterseli, può prendere gratuitamente e anonimamente.
Nati nel 2015 in Iran, i “walls of kindness” si sono poi diffusi in diverse parti del mondo. In Svezia, per esempio, le foto del muro della gentilezza locale, con la neve a fare da cornice e gli abiti colorati che risaltavano come un’opera d’arte moderna, sono diventate virali.
Adesso, i muri della gentilezza cominciano a prendere piede anche in Italia, da Nord a Sud. Con forme diverse, nelle periferie e nel centro delle città.
A lanciare questa iniziativa in Sicilia è stata l’associazione Laboriusa, piattaforma crowdfunding del Sud Italia legata al mondo del non-profit. “C’è freddo, e noi vogliamo portare un po’ di calore ” spiegano riguardo al progetto.
“A Catania serve dignità e partecipazione” scrive la onlus dalla sua pagina Facebook. Tra le istruzioni si legge “Prendi un cappotto se hai freddo, dona un cappotto se non lo usi più”.
Un’idea solidale, ma anche un modo per avvicinare i cittadini alle realtà più marginali della città. Un cappotto diventa come un messaggio in codice, una piccola carezza lasciata ai senzatetto.
L’indirizzo è Corso Sicilia, angolo piazza della Repubblica, a Catania. Sugli attaccapanni si possono lasciare anche coperte, impermeabili, maglioni. Qualsiasi cosa possa insomma aiutare i clochard a sopportare il freddo.