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Morgan cerca un “App-sistente”, lancia un casting per trovarlo e sul web scoppia la polemica

Morgan. Credit: Getty

Il rocker scrive un lungo post su Facebook in cui annuncia che è in cerca di un assistente un po' speciale, ma non manca la polemica

Di Cristiana Mastronicola
Pubblicato il 16 Ago. 2018 alle 17:40 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 14:48

“Annuncio di lavoro: ho deciso di indire un ‘casting’ per selezionare una persona a cui proporre un rapporto di collaborazione professionale”. Comincia così un lungo, lunghissimo post sulla pagina Facebook del cantante Morgan.

“Non esiste una parola italiana (ma credo in nessuna lingua) che definisca il ruolo a cui sto pensando – precisa il rocker – Si tratta infatti di una mansione di responsabilità con competenza specifica in dispositivi mobili, informatica, software e hardware prevalentemente basati su sistemi operativi, programmi e macchine Apple-Macintosh e più esattamente entro il mondo del audio-video editing”.

Morgan si inventa un termine nuovo per definire questa strana figura professionale di cui sembra avere un disperato bisogno: “Chiamerei questa persona, inventando una parola un po’ ironica, ma che forse aiuta intuitivamente a comprendere ‘app-sistente’, oppure (ma questa è leggermente fuorviante) iPhonico”.

A chi riuscirà a passare la severissima selezione, Morgan chiede “disponibolità completa: vale a dire che lavorerà costantemente al mio fianco e a mio carico saranno alloggio e spese di sussistenza durante le trasferte”.

No, non sta cercando un programmatore informatico, Morgan, né uno sviluppatore di applicazioni, ma uno “smart user, un ‘wizard’, che dovrà essere in grado di gestire manutenere, aggiornare, garantire la funzionalità per utilizzo nei concerti dal vivo di iPhone, iPad, computer portatili, accessori vari e relativi connettori, assicurando la carica di batteria, allestendo e smontando dei ‘set’ affidabili di volta in volta sempre costruiti ad hoc per le performance dal vivo”.

Non serve nemmeno specificarlo, ma questo “app-sistente” dovrà essere rapido e garantire “la massima compatibilità tra i dispositivi, i corretti cablaggi, l’agilita nel trasferimento dei file multimediali tra un device e l’altro, il controllo sulla archiviazione dei documenti, la gestione dello spazio di memoria sia fisico che virtuale, il quotidiano salvataggio del lavoro mediante backup, la capacità di svolgere ricerche e impostandone i corretti criteri per avere costantemente a portata di mano i documenti che occorrono”.

Come se non bastasse la lista di competenze da mal di testa, il rocker specifica che la selezione non avverrà con la noiosa e superata modalità del semplice colloquio di lavoro. No: sarà preparata una vera e propria “gara di bravura tra candidati”, un “provino in stile talent, filmato ed eventualmente pubblicato online durante il quale al partecipante verrà da me somministrata una prova che avrà l’obiettivo di sondare sia competenze che senso pratico nella risoluzione di problemi”.

Ma l’annuncio fuori dalle righe di Morgan – in pieno stile Morgan, ovvio – non finisce qui: il musicista, infatti, si diletta in pratici esempi.

“Verrà messo a disposizione un kit uguale per tutti – sottolinea – una borsa con tutti gli strumenti di lavoro, “un ‘tool-box’, la cassetta degli attrezzi”.

Dentro questa “tool-box” Morgan farà trovare una serie di strumetni – quasi tutti firmati Apple. Li elenca tutti nel post. Dall’iPhone all’iPad, dal MacBook aggiornato al Mac aniquato. Ma anche un’interfaccia audio e un microfono. Anche un paio di cuffie e una base per la connessione wi-fi.

Questo e tanto altro nella cassetta degli attrezzi che gli aspiranti app-sistenti si troveranno davanti per gareggiare tra loro.

Che cosa chiederà Morgan ai “concorrenti”? Semplice: di “eseguire un’operazione con una performance che da elementi di partenza in un percorso liberamente organizzato da te ti consente di raggiungere obbiettivi”.

E giù con gli esempi: “In una chiavetta USB troverai un file audio, 30 secondi di un dialogo tra Pasolini e Moravia e ti verrà chiesto di ottenerne il testo in inglese sull’iPad”.

Oppure: “Pubblicare su YouTube 10 secondi iniziali e tre finali di un video di 3 minuti che è accessibile solo in riproduzione da un link Vimeo”.

Un’ora di tempo, al termine della quale il cantante dovrà ricevere un sms – ebbene sì, dopo tutti quei “tools” Morgan parla di sms – con il link delll’URL a cui troverà il video.

Ma vale la pena riportare anche l’altro esempio: “Tra due ore arriva un corriere per ritirare un hard disk da consegnare ad uno studio grafico. Il grafico ha richiesto una fotografia che serve per un manifesto da affissione, quindi ad alta risoluzione”.

Ma more difficult: “Quella fotografia tu al momento ce l’hai solo compressa e a bassissima qualità, però conosci la data in cui è stata scattata, e sai che molto probabilmente è da qualche parte, in qualche dispositivo, o su un hard disk, o forse hai fatto un backup iCloud, chissà… hai due ore di tempo”.

Ecco, se qualcuno è riuscito ad arrivare al termine dell’annuncio e si sente pronto ad affrontare la challange di Morgan, può inviare la candidatura con una tua breve presentazione al seguente indirizzo email: app-sistente@inartemorgan.it.

In bocca al lupo.

Ovviamente il post del nostro non ha potuto che suscitare polemiche. Innanzitutto, gli utenti si chiedono come mai Morgan fornisce questa infinità di informazioni, senza dare la più importante: e la paga?

Ecco, Morgan risponde con un commento altrettanto corposo in cui spiega e insulta sottilmente chi – “dietro le tastiere sembrano dei Brad Pitt con il cervello di Steve Jobs, ma quando mi si avvicinano di persona somigliano più a Pierino con il cervello di Tinky Winki” – alluderebbe a un lavoro non retribuito.

Ma: “Non parlo di soldi perché disprezzo proprio l’anteporre le questioni di compenso all’urgenza creativa e la qualità professionale, alla curiosità, l’intraprendenza, il senso profondo di poter fare ciò che piace veramente”, spiega il rocker.

Insomma, chi si chiede a quanto ammonti lo stipendio non merita di lavorare con lui, sottolinea. “Stiano pure negli uffici di sei metri quadri in provincia della provincia di Provincia mentre io, i miei assistenti, i ragazzi delle piattaforme, i fan club, i fonici e tutti quelli che ci capiscono qualcosa di questa materia, ce la spassiamo in tournée”.

A chi è rivolto quindi l’annuncio? A chi, “invece, avesse voglia di crescere, uscire dall’orticello e vivere nella motivazione è bene motivare questa mia idea”.

“Ovvio che si tratta di cose che sono in grado di fare autonomamente, ma si dà il caso che vanno fatte insieme ad altre, ragion per cui è normale che ci si distribuisca i compiti”. Insomma, con il passare del tempo e l’aumentare dell’apparato informatico, Morgan si è reso conto che la figura che cerca sia diventata indispensabile.

“Ribadisco: A.A.A cercasi app-sistente”.

Ah, avvertimento: il caffè non è previsto.

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