“Oggi la moda è influenzata dalle prostitute”, afferma Anna Terrazas, costumista della serie televisiva The Deuce. Secondo Rebbeca Arnold, storica della moda e professoressa presso il Courtauld Institute of Art di Londra, “esiste una lunga e segreta relazione tra questi due mondi”.
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Nell’Ottocento le prostitute indossavano indumenti considerati troppo appariscenti dal resto delle loro rispettabili contemporanee. Per questo motivo erano proprio le donne “di strada”, a causa dei loro abiti anticonformisti e fuori dagli schemi, ad essere le uniche in grado di lanciare delle “mode”, come si legge in un articolo dell’Independent.
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Tra le pioniere compaiono le cosiddette grandes horizontales, delle prostitute che tra fine Ottocento e inizio Novecento venivano mantenute da ricchi uomini d’affari francesi, come Cora Pearl, celebre per il suo stile creativo ed eccentrico.
Anche Tom Fitzgerald, uno degli autori del blog di moda Tom & Lorenzo, afferma che “dagli anni Sessanta la moda ha cominciato a ispirarsi alle drag queens e alle prostitute”.
Ma cosa c’è di tanto affascinante per la moda nello stile delle donne di strada? Secondo James Kaliardos, uno degli autori del libro Visionaire, gli stilisti si ispirano alle prostitute per dare un tocco più provocatorio e rivoluzionario ai loro capi. Kaliardos ritiene che le sue clienti, anche se sono madri e rispettabili professioniste, non vogliono rinunciare ad un abbigliamento a tratti trasgressivo.
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