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Modena: “Echi Resistenti” il gioco urbano che vi porta al centro della Liberazione

Di Lucandrea Massaro
Pubblicato il 24 Apr. 2019 alle 16:24 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 02:54

Durante la settimana del 25 aprile sono numerosi gli eventi che si svolgeranno a Modena e in Emilia Romagna per celebrare la Liberazione e la lotta al nazifascimo in quelle terre.

Tra le tante iniziative coordinate con l’Istituto Storico di Modena, il progetto (alla sua seconda edizione) di un “Urban Game” su questi temi curato dall’associazione PopHistory dal titolo Echi Resistenti. Urban Game della Liberazione, una sorta di caccia al tesoro, da fare da soli o a squadre, per i luoghi della resistenza modenese, alla ricerca di Irma, la staffetta partigiana che ha dei piani fondamentali per le brigate partigiane, ma non si trova.

Scopo del gioco è quello di ritrovare la giovane partigiana, aiutandola così a completare la sua missione fondamentale, ma è soprattutto l’occasione di fare un percorso di memoria dei luoghi della Resistenza, un modo per conoscere una pagina fondamentale della nostra storia nazionale. Ad illustrarci questo progetto – che si terrà domenica 28 aprile nel pomeriggio – c’è Silvia Lotti, insegnante di scuola primaria, membro del direttivo dell’associazione PopHistory.

Un passo indietro: come nasce la vostra associazione?

La nostra è una associazione di promozione sociale, composta da persone che si sono conosciute al Master di Public History dell’Università di Modena e Reggio Emilia, un percorso didattico volto a formare professionisti della divulgazione storica attraverso tutti i canali possibili, compreso quello del gioco. Consideriamo Piero Angela un po’ il nostro antesignano, rigoroso ma con un linguaggio pop! [ride]

Alla fine del Master ci siamo detti “facciamo qualcosa insieme” e così è nata l’associazione, che ha diverse “cellule”, perché venivamo da città, contesti e discipline diverse tra di loro. Al momento siamo particolarmente attivi in Emilia Romagna e a Milano

Parliamo dell’Urban Game “Echi Resistenti”…

Dall’anno scorso abbiamo inaugurato questo gioco che si svolge a tappe nella città di Modena, chi partecipa lo fa con un nome di battaglia, come i partigiani, o se è un gruppo dando un nome alla propria “Brigata”, all’inizio del gioco si riceve l’ordine di recuperare il messaggio di Irma, staffetta partigiana che ha messaggi fondamentali per la Resistenza modenese. Per approntare tutto questo ci siamo appoggiati alla rete degli istituti storici dell’Emilia Romagna, basandoci sulle ricerche e la mappatura dei luoghi storici della Resistenza a Modena. E’ su quella che abbiamo basato i percorsi e e le tappe del gioco. Il gioco è pensato proprio per esaltare e far conoscere i luoghi storici di Modena, è un percorso narrativo.

Materialmente come funziona?

Il gioco è simile ad una caccia al tesoro, con prove da superare per ogni tappa, si resta in contatto con il “comando partigiano” tramite whatsapp e si ricevono via via parti del messaggio di Irma, quindi la sfida è quella di provare a ricostruirlo e liberare così la città. Un gioco dai 9 ai 99 anni.

Come si partecipa?

Domenica 28 Aprile ci si presenta in Piazzetta Torre, sotto la Ghirlandina, e ci si può iscrivere liberamente tra le 15 e le 16:30, dopo quell’ora si chiudono le iscrizioni e inizia il gioco, la durata è di circa due ore.

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PopHistory, come detto, non è solo l’esperienza modenese, parliamo quindi con Giorgio Uberti, vicepresidente dell’associazione e membro del direttivo nazionale dell’Associazione Italiana Public History, che ha curato nella sua Milano, un percorso ludico simile e che ci dice “oltre al mio ruolo è stato fondamentale anche quello di Igor Pizzirusso, dell’Istituto Nazionale Ferruccio Parri che ha svolto materialmente le ricerche d’archivio e organizzato la storia che è dietro “Milano ’45”, io mi sono occupato principalmente dell’aspetto di gamification”. Anche “Milano ’45” non è una “prima”, si è svolto ad Aprile e replicherà con grande probabilità a Maggio e a Settembre. “Abbiamo ricevuto diverse richieste, soprattutto da insegnanti che vogliono sottoporre il gioco ai loro alunni” racconta.

La sinossi di “Milano ’45” è questa:

Sono i primi giorni di un nuovo anno di guerra. La città, lacerata dai bombardamenti, è sotto il controllo militare tedesco. La popolazione, stretta nella morsa della fame, attende di conoscere il suo destino. Per la Germania le sorti sembrano finalmente volgere al peggio. La stampa clandestina e i messaggi radio annunciano un progressivo avanzamento degli alleati angloamericani e sovietici. La conclusione delle ostilità appare sempre più vicina.

In questo clima di propaganda e reciproci sospetti una delicata missione attende i giocatori che dovranno esplorare la città vestendo i panni dei volontari della libertà. Per riportare la democrazia in Italia serve cautela, spirito di osservazione e ingegno. La popolazione inizia a fidarsi di voi ed è disposta a non denunciarvi alle autorità. È arrivato il momento di formare una brigata e conoscere i protagonisti di questa intricata storia. La nostra storia.

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In questo caso il gioco è più “strutturato”, c’è maggiore competizione tra le squadre che hanno lo scopo di ritrovare i partigiani “Donato e Maurizio, scomparsi. I giocatori saranno sotto il comando di Giustizia e Libertà, lo scopo è ritrovarli” spiega ancora Uberti, durante la partita ci si concentrerà sulle principali attività dei partigiani, dai pedinamenti alla raccolta di informazioni, cercando nel frattempo di ottenere l’appoggio delle famiglie milanesi, quest’ultima è la vera “risorsa” da accumulare e fare punti. Nel mentre i giocatori pescheranno carte che potranno dare bonus o malus, far perdere tempo, o far guadagnare consenso tra le famiglie di Milano. E’ un gioco più impegnativo che può prendere tra le 4 e le 5 ore di tempo, se siete interessati vi consigliamo di seguire la loro pagina.

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