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Modella di OnlyFans gira un video hard con un abbonato, poi la scoperta shock: “Era minorenne”

Di Niccolò Di Francesco
Pubblicato il 17 Apr. 2023 alle 19:37

Modella di OnlyFans gira un video hard con un abbonato: “Era minorenne”

Michelle Comi, una delle modella più famose di OnlyFans, la piattaforma che propone contenuti per adulti attraverso la sottoscrizione di un abbonamento, ha raccontato un imprevisto che le poteva causare diversi guai.

La creator, infatti, ha lanciato un contest per dare la possibilità ai suoi abbonati di girare un contenuto hard insieme a lei.

“Ho fatto una selezione e abbiamo registrato il video” ha raccontato sui social Michelle Comi, la quale, però, non era a conoscenza del fatto che il ragazzo fosse minorenne.

“Dovevo scegliere tra i miei abbonati un ragazzo con cui registrare il video. Dopo varie selezioni ho scelto e l’ho incontrato. È andato tutto bene, abbiamo girato il video, ma non gli avevo ancora fatto firmare le carte dei documenti” ha affermato la modella.

“È saltato il suo anno di nascita, il 2005. Per ovvi motivi il video non può essere distribuito. Anzi, non dovrebbe proprio esistere. E infatti è stato cancellato. È stata colpa mia, avrei dovuto fargli firmare tutto prima, ma essendo la prima volta che lo faccio sono andata un po’ sulla fiducia”.

“Sono di nuovo alla ricerca di un partner adesso. Il ragazzo ha fatto il furbo, ma spero che almeno si sia divertito” ha concluso Michelle Comi.

Proprio sui contenuti rilasciati su OnlyFans, alcuni dei quali potrebbero vedere protagonisti dei minorenni, è intervenuto il Moige, il Movimento Italiano Genitori, che ha accusato: “È una piattaforma dal comportamento eticamente irresponsabile, che non ha messo in essere un’adeguata verifica della maggiore età”.

“Quando si trattano argomenti di questo tipo, che possono influire negativamente sulla crescita emotiva e relazionale dei minori, i sistemi di verifica dell’età devono essere rigidi, e la piattaforma dovrebbe prestare massima attenzione a queste cose. Non possiamo permettere che i nostri figli abbiano accesso così liberamente a contenuti di questo tipo, che daranno loro un’immagine deviata delle relazioni della sessualità più in generale”.

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