Nella sua rubrica quotidiana sul Corriere della Sera, martedì 30 ottobre Massimo Gramellini si è occupato Fedez (“Resistete alla tentazione di dire ‘chi se ne importa di Fedez e dei suoi haters, ci sono cose più importanti'”, esordisce il giornalista) e delle polemiche tra il rapper e alcuni suoi haters.
Fedez, di recente, ha infatti reso noto che, in seguito alle polemiche per lo spreco di cibo al supermercato in occasione della sua festa di compleanno, alcuni utenti social si sono rivolti ai servizi sociali per chiedere di togliere a lui e Chiara Ferragni la tutela del loro figlio Leone.
“A quale titolo? – commenta Gramellini – Sono parenti stretti, amici intimi, vicini di casa? No, la loro frequentazione di casa Ferragnez è limitata alla finestrella da cui scrutano i brandelli di intimità che Fedez e Chiara Ferragni consentono di guardare”.
Si tratta, per l’editorialista del Corriere, dei meccanismi tipici della vita social. “Sui social apri le porte di casa agli estranei e ti mostri loro mentre ti lavi i denti o cambi il pannolino al pupo, senza pensare alle conseguenze: all’invidia, alla cattiveria, al senso di impunità di chi osserva la scena”.
Il problema però, per Gramellini, è che Fedez non può lamentarsi per un meccanismo che lui stesso innesca e contribuisce continuamente ad alimentare.
“Ma è colpa solo di chi ficca il naso o anche di chi, per narcisismo o avidità, gli consente di farlo?”, si chiede il giornalista.
Nei giorni scorsi anche un altro celebre editorialista, Michele Serra, si era occupato di Fedez e dell’affaire supermercato.
“La crapula fa parte della cultura rap, esibire i quattrini, le macchine di lusso, i bagordi è una forma non elegante, però eloquente, di riscatto sociale: ero povero, ero di periferia, contavo zero, ora vi sbatto in faccia tutto quello che ho. Può piacere, può non piacere (a me, per esempio, fa abbastanza schifo) ma è così. È un canone”, ha scritto Serra nella sua Amaca.
Partendo da questo presupposto, a parere di Serra ciò che risulta fuori posto in tutta la vicenda sono le scuse dei Ferragnez, affidate a un lungo post pubblicato sulla pagina Instagram della fashion blogger, pochi minuti dopo che Fedez aveva cancellato il suo profilo dal social (poi riattivato dopo un’ora).
“Quello che non convince, nel piccolo eppure significativo ‘caso’ di Fedez e signora – scrive Serra – che dopo una festa da grande bouffe in un supermercato hanno chiesto scusa, sono le scuse. Non hanno retto lo scandalo che un rapper dovrebbe invece rivendicare, fregandosene della morale corrente, non favorevole allo scialo e specie allo scialo di cibo”.
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