Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
Home » Gossip

Ridotte in fin di vita per diventare modelle: la storia delle gemelline anoressiche

Le gemelle Masha e Dasha

Le due sono gravemente ricoverate in un ospedale di Mosca

Di Rossella Melchionna
Pubblicato il 6 Dic. 2018 alle 17:04 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 11:52

Due gemelle, entrambe minorenni, con un sogno in comune: diventare top model. Un obiettivo, però, che ha messo in pericolo la loro esistenza. Entrambe, infatti, sono gravemente ricoverate in ospedale a Mosca da più di un mese. Il motivo? L’anoressia.

La notizia è stata riporata dal Daily Mail.

La vicenda

Le sorelle, Masha e Dasha, vivono in Russia e hanno meno di 15 anni. Per entrare nel mondo della moda, i primi tempi, partecipano a diversi casting fino a quando non vengono selezionate da un’agenzia di moda. Che, però, chiede alle ragazze il raggiungimento di un traguardo ben preciso: dimagrire e dimunuire, quindi, il loro peso che è di circa 50 chilogrammi.

Masha e Dasha, così, vengono continuamente messe sotto pressione dall’agenzia che le incita a testimoniare sul loro profilo Instagram il cambiamento del corpo che diventa sempre più esile. Per la compagnia, difatti, è essenziale che si vedano le ossa del bacino e che gli zigomi siano pronunciati.

Da qui la corsa senza sosta alla ricerca del peso ideale: prima mangiano verdure al vapore, poi solo due cucchiai di cereali. E, soprattutto, vietato mangiare dopo le 17. “Hanno iniziato a ridurre prima le dosi, poi i pasti. Nelle ultime settimane la loro cena consisteva in due cucchiai di grano saraceno”, afferma la madre.

I risultati sono subito visibili: Masha pesa 40 chilogrammi, Dasha 36. Ma lo loro fragilità si palesa anche durante il lavoro quando, durante una sfilata, non riuscendo a reggersi in piedi vengono ricoverate d’urgenza. Dasha è caduta in coma per tre giorni. I medici stanno facendo di tutto per salvare le ragazze, entrambe immobili e in fin di vita.

Le reazioni

“Nessuno vuole provare a salvare due morti viventi” dice la madre, disperata, dopo i diversi rifiuti da parte delle cliniche di prendere in cura le figlie.

La scuola di modelle – che ha educato le ragazzine  – non ha rilasciato alcuna  dichiarazione. Stesso discorso vale per la struttura in cui le due sono ricoverate.

Leggi l'articolo originale su TPI.it
Exit mobile version