Volano parole grosse. Davanti al tribunale di Roma, in piazza Clodio, si fermano molti curiosi. È il nuovo atto del Prati-Gate (di cui si parla da troppo tempo, ormai). Ma stavolta si tratta di un film, quello del regista Gianni Ippoliti che sta girando alcune scene. Lo fermano tutti da quando il suo corto è stato bloccato dai legali della Prati, che hanno inviato una diffida al Festival di Maratea dove era prevista la proiezione del trailer.
Brusco stop. Palla al centro. Ippoliti riprende il ciak e non si arrende: la proiezione e la conferenza stampa di un primo montaggio del ‘fanta-thriller’ (dal titolo ‘Mark Caltagirone, una storia italiana’) è stata fissata per lunedì 9 settembre presso la sede dell’agenzia di stampa Adnkronos.
“Mark Caltagirone esiste e nel mio fanta- thriller è vivo e vegeto”, continua a raccontare Ippoliti. Monta la curiosità sul caso, visto che quel Mark Caltagirone era soltanto frutto di un presunto inganno. Non è mai esistito ed il matrimonio con la Prati non è mai avvenuto, pur essendo stato annunciato in pompa magna in tv. Un caso che dai salotti televisivi si è spostato in Procura con circa 40 denunce.