Era il 14 agosto 1945, la gente si riversava nelle strade di New York per festeggiare il V-J day, il giorno della resa del Giappone e quindi la fine della Seconda Guerra Mondiale. E il fotografo Alfred Eisenstaedt si è fermato tra la folla in giubilio per immortalare con la sua Leica il bacio tra l’infermiera Greta Zimmer Friedman e il marinaio George Mendonsa. La foto, scattata a Times Square, è tra le più iconiche e celebri di tutto il Novecento.
Il marinaio protagonista dell’immagine era George Mendonsa. L’uomo è morto lunedì 18 febbraio dopo una caduta in un ospizio di Middletown, Rhode Island.
La storia della foto-simbolo del bacio a Times Square
Quella foto è divenuta un’icona della storia contemporanea. Era il 14 agosto del 1945, gli americani festeggiavano per le strade la sconfitta del Giappone da parte degli Stati Uniti nella Seconda Guerra Mondiale.
Tra la folla che si riversava su Times Square per il VJ Day (Victory over Japan Day) c’erano anche loro, Greta Zimmer Friedman, un’infermiera impiegata in uno studio dentistico, e George Mendonsa un marinaio di belle speranze rientrato in patria.
In pausa da lavoro, la donna divenne la protagonista ignara di un’immagine destinata a passare alla storia. Su quella foto in bianco e nero è impressa l’immortalità di un bacio. Da essa traspare per certi versi la potenza di quel gesto compiuto da due sconosciuti, ma capace di entrare nell’immaginario collettivo.
L’autore dello scatto fu Alfred Eisenstaedt – un fotografo tedesco, ma naturalizzato negli Stati Uniti. Con la sua Leica M3 catturò quel momento significativo destinato ad apparire sulle copertine prestigiose di molti magazine americani, prima fra tutte la rivista Life.
Nel 1985, il fotografo diede alle stampe il suo libro intitolato “Eisenstaedt on Eisenstaedt: a self-portrait” sul quale campeggiava la foto divenuta celebre.
Per tanti anni fu difficile risalire all’identità dei due sconosciuti, almeno sino al 1980. In un’intervista alla CBS, Mendonsa raccontò che quel giorno si trovava a Times Square in compagnia della sua futura moglie e preso dalla frenesia del momento iniziò a baciare le donne per strada.
In un’intervista rilasciata nel 2005 per un progetto legato ai veterani di guerra e promosso dalla Library of Congress, Greta Friedman raccontò la sua vita dopo quell’immagine-simbolo. Nel frattempo si era trasferita nel Maryland e si era laureata all’Hood College nel 1981.
Alla domanda su cosa provasse nel rivedere quell’immagine, Greta rispose: “Si è trattata di una meravigliosa coincidenza. Un uomo in divisa da marinaio e una donna con indosso un abito bianco, il tutto immortalato da un grande fotografo capitato lì al momento giusto”.
Per decenni la foto è stata lodata come simbolo della gioia degli americani nel giorno in cui la guerra finì ufficialmente. Ma negli anni, non tutti l’hanno apprezzata definendola “poco più che la documentazione di un atto di violenza sessuale pubblico”, come ha documentato Time Magazine.