“Ciao a tutti, grazie infinite. Scusate sono un po’ emozionato, giusto un po’”. Lele Spedicato, il chitarrista dei Negramaro, sorprende il suo gruppo storico e i fan al live di Rimini. È la sua prima apparizione dopo la grave emorragia cerebrale che lo aveva colpito cinque mesi fa.
È stato creato un climax ascendente per trasmettere al massimo l’emozione del ritorno di Lele. Giuliano Sangiorgi canta il testo che sembra proprio chiamare l’amico Lele: “Cosa c’è dall’altra parte, torna e dimmelo chiaramente. E adesso muovi questa cazzo di mano, rimetti a posto il nostro destino, fammi sentire come vibrano corde e palazzi, se solo mi suoni vicino”.
E poi succede davvero: un faro illumina Lele Spedicato, lui imbraccia la chitarra elettrica per suonare in duetto pianoforte e voce Cosa c’è dall’altra parte, una nuova canzone dei Negramaro che racconta il buio, la rabbia e la felicità della luce ritrovata in fondo al tunnel
“Bentornato Lele”, c’è scritto a caratteri cubitali dietro la band. Giuliano e Lele si abbracciano, arriva il resto della band, l’emozione è alle stelle e i 5 mila del palasport di Rimini quasi fanno venire giù il tetto tanto è forte il boato.
Sulla malattia il gruppo commenta: “si è ripreso quasi interamente”. “Un miracolo” dice Giuliano, anche se quel “quasi” non gli permette ancora di poter partire in tour con la band.
Dopo lo stop obbligato, la band salentina ricomincia dal palasport di Rimini il giro di concerti per Amore che torni. Sul palco Spedicato è sostituito dal fratello minore, Giacomino, 23 anni, chitarrista provetto che utilizza la stessa pedaliera.
Lele non poteva che tornare proprio la sera di San Valentino, in una corale manifestazione d’affetto e d’amore vero.