Dopo i due concerti al Circo Massimo di Roma a luglio, Laura Pausini è partita per un tour mondiale partito a Miami e passato per Messico, Guatemala, Ecuador, Perù, Argentina, Cile e Brasile prima di sbarcare a New York per un concerto il 31 agosto alla Radio City Music Hall.
La cantante, il cui primo album è uscito nel 1993, vendendo due milioni di copie in tutto il mondo, da tempo si divide tra Stati Uniti e Italia, vivendo sei mesi all’anno a Roma e sei mesi a Miami.
Rispondendo a una domanda del Corriere che le chiedeva se non fosse stanca di questa vita fatta di fusi orari e aerei, la Pausini ha confidato una stanchezza nei confronti del trattamento che riceve in patria.
“Mi è successo di dire ‘basta Italia’. Quando ci sono polemiche inventate, o gossippate assurde o giornalisti che inventano una notizia o offendono pesantemente ammetto che non ne posso più”, ha detto la cantante.
“Mi piacerebbe sentire da un certo tipo di persone un po’ del rispetto che so di meritarmi, al di là del gusto musicale. Sono sempre stata rispettosa della mia terra e mi aspetto lo stesso”, ha continuato.
Pur avendo ormai ottenuto un successo globale, soprattutto nelle Americhe, l’Italia è ancora il Paese dove la cantante vende più dischi e dove fa i concerti più grandi.
“Ma se non fosse per il mio pubblico ammetto che a volte ho pensato di andarmene, perché arrivano giorni nei quali ti senti più fragile, dove ti senti insicuro e ti sembra di non poter sopportare più”, ha ammesso la 44enne.
Laura Pausini non vuole, però, dire che lascerebbe completamente il mondo della musica italiana: “Bisogna far sentire chi siamo e che non abbiamo nessuna intenzione di mollare la nostra musica”, ha rassicurato, anche se si rende conto delle sfide che stanno dietro al fatto di cantare in una lingua certo non parlata quanto l’inglese o lo spagnolo.
“Per riuscire a viaggiare con la nostra musica però la cosa fondamentale è avere molta voglia di lavorare. La gente non viene a cercarti a casa, e allora devi lavorare duro. Bisogna essere forti emotivamente e fisicamente, e avere una famiglia e degli amici che ti sostengono”, ha spiegato la donna.
Nell’intervista si è toccato anche il tema del suo attivismo, soprattutto sul tema dei diritti civili: la cantante ha infatti appena ricevuto una medaglia al merito culturale dal parlamento dell’Ecuador. La Pausini l’ha voluta dedicare a donne forti dell’America Latina come Matilde Hidalgo de Prócel, prima donna ecuadoriana a votare e a diventare medico, ribellandosi alla cultura machista del Paese.
Per la sua Italia, dove ci sono il suo pubblico e le sue radici, ha un messaggio: “Abbiamo conquistato dei traguardi da cui non si può tornare indietro. Sono sicura che non succederà. Ormai è chiaro a tutti che “l’amore è l’amore”. E non c’è altro da aggiungere”.
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