“Dopo aver provato oltre dieci vestiti in cui non provavo sentimenti positivi, perché pensavo che tutto quello che importava era che cosa indossavo sul red carpet, ho visto un vestito oversize di Marc Jacobs, sepolto tranquillo in un angolo. Questo era un vestito da uomo oversize fatto per una donna. In questo vestito mi sono sentita me stessa”.
Lady Gaga sale sul palco dell’evento firmato da Elle Magazine e risponde a chi aveva puntato il dito contro quell’outfit. Nessun abito principesco stavolta per l’eccentrica e fragile popstar. No, Lady Gaga sceglie di indossare un abito da uomo, oversize.
“Come sopravvissuta a una aggressione sessuale da qualcuno del mondo dello spettacolo, come una donna che non è ancora coraggiosa abbastanza da fare il suo nome, come una donna che è stata profondamente condizionata da molto giovane da quello che gli uomini mi dicevano di fare, ho deciso oggi di riprendere il mio potere e oggi indosso i pantaloni”, afferma la popstar.
“Noi donne di Hollywood siamo voci, abbiamo pensieri nostri, idee profonde, valori e abbiamo il potere di parlare, di essere ascoltate e di reagire quando veniamo messe a tacere”.
Lady Gaga nel 2014 aveva raccontato di aver subito una violenza sessuale quando aveva 19 anni e il suo aggressore era un uomo che aveva il doppio dei suoi anni. La popstar aveva svelato l’episodio doloroso della sua vita in occasione di un’intervista radiofonica. Era successo quando il conduttore Edward Stern le aveva chiesto a cosa fosse ispirato il suo brano “Swine” (“Porco”, letteralmente). In quel caso, l’artista si era aperta e aveva confessato di essere stata vittima di un uomo del mondo dello spettacolo.
Ma le fragilità della popstar erano venute fuori negli utimi tempi, in occasione delle varie presentazioni del film di Bradley Cooper, A star is born, in cui la cantante veste i panni della protagonista, insicura e talentuosa, vittima delle sue debolezze eppure capace di rialzarsi e lottare.