Spuntano nuovi dettagli sulla morte della principessa Diana. A parlare, a 22 anni dalla morte di Lady D., è il medico legale Richard Shepherd, incaricato di indagare sulle cause della morte della ex moglie del principe Carlo.
“Se Lady D avesse avuto la cintura di sicurezza allacciata, probabilmente sarebbe sopravvissuta. La sua ferita era piccola, ma rara”. Queste le parole di Shepherd che riaprono una ferita mai rimarginatasi, da quel terribile 31 agosto del 1997.
Il dottor Shepherd ha parlato della morte tragica della principessa del popolo in un libro: Unnatural Causes. Secondo quanto riportato da alcuni tabloid britannici, il medico legale nella sua testimonianza scrive: “Se avesse portato la cintura allacciata, forse Diana sarebbe tornata ad apparire in pubblico a pochi giorni di distanza dall’incidente, forse col volto tumefatto, ingessature e costole rotte. Ma sarebbe sopravvissuta”.
E non solo: Richard Shepherd sottolinea come quella di Diana sia stata una morte assurda. “La lesione riportata da Lady Diana è stata una delle più rare, se non la più rara, che io abbia potuto riscontrare durante la mia carriera: si è trattava di una lesione piccola, ma nel punto sbagliato”, ha scritto il medico legale nel suo Unnatural Causes.
La morte della principessa Diana e dell’allora compagno Dodi Al-Fayed resta, 22 anni dopo, ancora avvolta nel mistero. Pare che la madre di William e Harry non sia stata trasportata d’urgenza in ospedale, e, anzi, fosse addirittura cosciente subito dopo l’incidente: “Dopo l’incidente era perfettamente cosciente. L’impatto, però, aveva provocato la rottura di una piccolo vaso polmonare, causando un’emorragia interna che alla fine si è rivelata fatale. L’intervento chirurgico d’urgenza in ospedale non servì a salvarla”.
La morte della principessa resta, ad oggi, una ferita dolorosa, ma il ricordo di Diana resta impresso nei cuori dei sudditi.