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9 cose che dovresti sapere sugli iconici occhiali di John Lennon

Di Laura Melissari
Pubblicato il 9 Ott. 2018 alle 12:10 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 14:11

Occhiali John Lennon – Instancabile sognatore, inconfondibile musicista e attivo pacifista. John Lennon è diventato una leggenda che ci ha indicato un nuovo modo di vedere il mondo. Se ci limitiamo all’apparenza, c’è un tratto che contraddistingue John Lennon: i suoi occhiali tondi, talmente iconici da poter raccontare una storia propria.

In occasione del suo compleanno, il 9 ottobre, abbiamo indagato a fondo sugli occhiali che hanno scatenato tutto questo e abbiamo elencato 9 fatti e curiosità.

Perché proprio 9? Si tratta di un numero che ha segnato la vita di John: nacque il 9 di ottobre, esattamente come suo figlio Sean, conobbe Yoko Ono il 9 novembre, il primo concerto dei Beatles si tenne un 9 di febbraio…

Chi è la persona che fa la guardia (letteralmente!) agli occhiali di Lennon da anni? Perché Lennon preferiva utilizzare le lenti arancioni? Quali sono gli occhiali venduti per ben 2 milioni di dollari? Scoprirai un po’ di curiosità in questa infografica.

Nel frattempo Yoko Ono ha annunciato l’uscita di un libro (Imagine John Yoko) che celebra la genesi di “Imagine” attraverso i ricordi personali di chi vi ha partecipato.

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La storia di John Lennon

8 dicembre 1980, New York, 72esima strada, ore 22.50. Un giovane occhialuto dal fisico pingue si avvicina allo slanciato quarantenne che sta rincasando con sua moglie, lo chiama, e poi, senza nemmeno aspettare la sua risposta, gli spara cinque colpi alla schiena. Circa un quarto d’ora dopo, quell’uomo viene dichiarato morto al Roosevelt Hospital, e con lui sembra andarsene anche un pezzo del sogno collettivo di un’intera generazione.

Quell’uomo era John Lennon, e l’8 dicembre di trentasei anni fa, poco dopo aver compiuto quarant’anni, la sua vita finisce per mano di un folle ossessionato dai Beatles, Mark David Chapman, immediatamente catturato e ancora oggi in carcere dopo essere stato condannato all’ergastolo.

La storia di Lennon è inestricabile da quella della cultura popolare del Novecento, avendo egli segnato l’immaginario collettivo dal 1963 fino alla sua morte (e sicuramente anche in seguito, attraverso le sue canzoni e lesue idee), e coinvolgendo milioni di persone nel suo cammino dai sobborghi di Liverpool alla celebrità mondiale.

Mente ispiratrice dei Beatles, che nacquero quando, ancora adolescente, invitò Paul McCartney a suonare insieme, con quel quartetto venuto dalla provincia britannica scosse le certezze, musicali e non, del mondo intero, infilando per sette anni un album capolavoro dopo l’altro, dimostrando una maturazione artistica impressionante in un così breve lasso di tempo.

Dal rock and roll e dagli “yeah yeah yeah” di She Loves Youfino alla musica sperimentale e libera da confini del cosiddetto “Album bianco”, insieme a McCartney, Starr e Harrison, John Lennon ha plasmato la musica dei suoi contemporanei e dei suoi successori, di fatto dando il via in pochi anni a moltissimi stili che avrebbero invaso il mercato negli anni
successivi.

Nonostante sia indubitabile che la sintonia trovata insieme ai suoi tre compagni di viaggio, finita nel 1970 con lo scioglimento del gruppo, avrebbe comunque rappresentato un vertice creativo difficilmente raggiungibile, Lennon ha prodotto capolavori anche negli ultimi dieci anni della sua vita, quando intraprese una carriera solista costellata di grandi
canzoni.

Non si può poi dimenticare il fatto che proprio a partire dalla fine dell’esperienza coi Beatles nacque il Lennon più politicizzato, che insieme a Yoko Ono divenne uno dei portavoce più noti del pacifismo.

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