Da quando è stato lanciata l’opzione delle Stories su Instagram nel 2016, gli utenti hanno ritrovato in questo spazio uno dei canali principali in cui postare con leggerezza ogni giorno foto e brevi video (per la maggior parte di dubbio spessore).
Mentre le foto che pubblichiamo restano in modo permanente sul nostro account, le Storie hanno avuto sin dall’inizio la peculiarità di svanire nel giro di ventiquattr’ore.
Da dicembre del 2017, però, le nostre Stories – potenzialmente – non sono più così effimere. Instagram ha introdotto l’opzione che le rende permanenti: basterà cliccare sul cuoricino in basso a destra per “mettere in evidenza” il nostro fugace post sul nostro profilo.
Lì rimarrà senza data di scadenza. Non c’è un limite alle storie permanenti, ma il suggerimento è quello di non intasare quella barra e di selezionare le Storie, dando rilievo solo a quelle davvero speciali.
In questo modo il social network più in voga al momento ha avviato questo processo per dare un’identità precisa allo strumento delle Stories.
Per rendere ancora più attraenti le Storie, Instagram ha messo a disposizione dei suoi utenti una serie di strumenti creativi e nuovi tools.
Basterà aprire la nostra app e sbirciare tra le storie di influencer e blogger per renderci conto di come Instagram stia facendo in modo di rendere le storie sempre meno transitorie e sempre più interattive.
Ecco un breve vademecum su come utilizzare al meglio gli strumenti offerti generosamente dal nostro social network preferito e raccontare la nostra storia al meglio. Tutta un’altra storia, rispetto a quella dei tuoi amici.
Ok, iniziamo
Il modello base per fare una storia lo conosciamo bene. Basta entrare sul social network, cliccare sull’icona della fotocamera in alto a sinistra o, più velocemente, scorrere verso destra. Automaticamente si aprirà la fotocamera.
Ora siamo pronti a creare la nostra Storia. Abbiamo due possibilità: scattare una foto o scorrere verso l’alto, aprendo così la nostra galleria fotografica. In quest’ultimo caso, basterà selezionare una foto precedentemente scattata per impostarla come Storia.
Adesso arriva un momento delicatissimo: quello dei filtri. Si sa, se c’è una legge su Instagram è quella del filtro: senza un filtro, una foto vale zero (a meno che non siate di fronte ad un tramonto mozzafiato alle Maldive).
Anche le Stories di Instagram hanno il sacrosanto diritto di avere i loro filtri e così il social network ci propone una gamma di tonalità diverse che ci aiuteranno a rendere la nostra Storia una vera bomba.
Abbiamo undici opzioni, che vanno da quelle più tradizionali del bianco e nero (Tokyo) e del seppia (New York), per passare a quelle dai toni più freddi di Melbourne e Jakarta. Basterà scorrere a destra e sinistra nella nostra storia per impostare quello che preferiamo.
Per chi ha un dispositivo Android esiste la possibilità di caricare fino a dieci scatti in un’unica Storia. Apple ci sta ancora lavorando, ma pare che presto anche i detentori di iPhone potranno gioire di questa opzione.
Oltre lo scatto
Non è detto, però, che dobbiamo fermarci allo scatto. Infatti, Instagram ci dà una serie di possibilità che travalicano quello della semplice fotografia.
Aprendo l’opzione Storie, il formato predefinito della fotocamera sarà su “normale”, ma scorrendo a destra e sinistra il piccolo menù, possiamo scegliere una serie di super allettanti alternative.
Partendo dall’inizio, possiamo optare per “testo”: quindi uno sfondo colorato (o una foto, sempre da selezionare dalla nostra galleria) su cui scrivere quello che vogliamo.
Scorrendo verso destra troveremo l’opzione “live”: in questo modo potrai trasmettere un video in tempo reale e condividerlo con i tuoi follower. Attenzione: sappi che iniziando un live, tutti i tuoi seguaci riceveranno una notifica per sintonizzarsi sulla tua storia.
Dopo il live, c’è l’amatissimo “Boomerang”. Attraverso questo strumento saremo in grado di creare delle vere e proprie gif. Basterà premere sul pulsante principale per far partire il brevissimo video che verrà caricato sulla nostra storia e si ripeterà in un loop infinito (e a tratti fastidioso).
Va usato con cautela: scegliete bene l’azione (meglio se ben definita e che si presti alla ripetizione: il vostro cane che vi dà la zampa potrebbe essere un buon inizio per sperimentare il boomerang).
L’opzione “ritratto” è stata introdotta da poco dal social network e permette di focalizzarsi su un soggetto preciso (un volto, un gatto, un leone marino) sfocando tutto ciò che c’è dietro. Un’opzione “salvavita” se non siete dei fenomeni con le foto.
Passiamo al superinflazionato “Superzoom”. C’è stato un periodo in cui le Stories di Instagram erano totalmente catalizzate da questa opzione. Il nostro soggetto verrà ingrandito automaticamente e l’effetto sarà amplificato da un jingle (a scelta) che vi entrerà nel cervello e vi perseguiterà per il resto della giornata.
L’opzione “rewind” – anch’essa di recente introduzione – ci permetter di riprendere una scena e pubblicarla nella storia al contrario, come era facilmente intuibile.
“Senza tener premuto” è la versione comoda di “normale”: in pratica possiamo evitare di tenere il dito sul bottone per i quindici secondi di durata massima dei video delle Stories.
Dalle gif ai sondaggi: come impreziosire la tua Storia piatta
Se la tua foto, il tuo video o il tuo testo non ti soddisfano, niente panico! La seconda icona in alto (quella accanto alla frecciata che ti consente di salvare la Storia prima di pubblicarla) troverai la soluzione ai tuoi problemi.
Quel piccolo adesivo sorridente ti aprirà un mondo: ecco come la tua Storia insipida può diventare un vero gioiellino. Come? Intanto puoi aggiungereil luogo in cui hai scattato la foto (anche fittizio va bene, è anche più divertente).
Ma a salvarti la storia (e la reputazione) sono senza dubbio le gif. Nella barra della ricerca puoi scrivere quello che vuoi e in soccorso arriveranno decine decine di animazioni. Unicorni, scimmiette e gattini pronti a fare della tua storia qualcosa di speciale.
Se siete dei provetti disegnatori, in alto troverete anche un pennello col quale sbizzarrirvi sulle vostre foto e sui vostri video. “Aa” sarà utile per scrivere messaggi con stili e font diversi. Sono le opzioni base delle Stories, quelle originali, ma se usate bene saranno utili.
Da poco Instagram ha ampliato la serie di maschere con cui stravolgere selfie e ritratti: dalle classiche orecchie da coniglio ai volti distorti. Il consiglio è di non esagerare, perché spesso sfiorano il trasse più elevato. (Certo, se il vostro obiettivo è quello di intenerire qualcuno, la maschera del cucciolo resta quella vincente).
Il tempo dell’interazione
Ma il vero asso vincente di Instagram al momento resta l’interattività delle storie. Al i là di Direct – il sistema di messaggistica proprio del social network – Instagram si sta dando da fare per mettere a disposizione degli utenti una serie di strumenti che permettano loro di interagire con i loro fan.
Sempre tramite l’adesivo in alto a destra, possiamo trovare la famosa “menzione”. Significa che puoi taggare un follower (o un personaggio pubblico: prova con Gianni Morandi, di solito risponde).
Inoltre, in questo modo la persona menzionata potrà ricondividere la tua Storia come sua Storia, modificandola a piacimento.
Ma non è finita qui: nelle Stories potrai inserire dei sondaggi (sì, dei sondaggi: è meglio il gelato alla nocciola o al pistacchio?) e addirittura spingerti a porre ai tuoi follower una domanda per aumentare l’interazione.
Da poco Instagram ha introdotto l’opzione delle domande al contrario: cioè sono i follower a chiederti qualcosa. Qualsiasi cosa. Strumento simpatico, ma pericoloso. Potrebbero chiederti dove fare un aperitivo a Roma o il senso della vita, o peggio. Da usare in modo responsabile.
Insomma, l’unico modo per migliorare le tue Stories e renderle davvero pazzesche è sperimentare sperimentare sperimentare. Combinare le varie opzioni equilibrando gli elementi. Poi sarà il tuo buon gusto a renderle davvero originali.
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