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Ecco perché le influencer di Instagram tendono a essere sempre più uguali

Teenage girl singing with people photographing her in smartphones

Gli influencer dei social media che seguiamo su Instagram stanno diventando dei veri e propri cloni estetici che conducono a un'espressione omogenea della bellezza da seguire.

Di Clarissa Valia
Pubblicato il 13 Mar. 2018 alle 16:05 Aggiornato il 25 Mar. 2024 alle 10:29

Gli influencer dei social media come quelli che seguiamo su Instagram stanno diventando dei veri e propri cloni di bellezza. Il look nel trucco soprannominato “Instagram make up” da seguire è: sopracciglia perfettamente arcuate, un po ‘di eyeliner sapientemente applicato completato da una buona dose di contorno occhi illuminante.

Ci sono una serie di fattori che spingono verso questi riti che creano canoni di bellezza sempre più omogenei: il desiderio di adattarsi e la tendenza a imitare le celebrità e le influencer dei social.

I social stanno perpetuando questi atteggiamenti anche grazie al crescente utilizzo di applicazioni che ritoccano le fotografie come per esempio FaceTune che sta conquistando Instagram.

L’app ideata da quattro studenti israeliani che rende facile il ritocco in stile Photoshop è diventata popolare tra le celebrità e anche tra le persone comuni: FaceTune consente agli utenti di modificare i propri selfie regolando le dimensioni, la forma, la levigatezza e la luminosità della pelle prima di condividere le foto. Dopo il successo del primo lancio, ora è anche disponibile nella versione aggiornata FaceTune 2.

Tra il trucco, l’emulazione delle celebrità e applicazioni mobile come Facetune, stiamo creando un’espressione omogenea della bellezza.

Come siamo arrivati ​​a questo?

Un tempo, prima dell’avvento dei social media, i canoni di bellezza erano definiti da fattori come la geografia e l’etnia. Chi viveva in Francia nel 1700 probabilmente incipriava le parrucche. Il momento in cui le cose sono iniziate a cambiare nell’influenzare i canoni di bellezza estetici è stato intorno agli anni ’40 e ’50, quando le celebrità iniziavano a comparire sulle riviste. Da quel momento è nato il bisogno di emulare le star delle copertine.

Un altro passo in avanti è stato fatto con l’avvento di Internet, che ha reso tutto fruibile comodamente da casa. Grazie al web le persone possono captare le tendenze popolari del momento in tutto il mondo più rapidamente di quanto si sarebbe potuto fare in passato.

L’essere umano sente la necessità di conformarsi: un modo per farlo, specialmente online, è quello di modellare la propria immagine sulle figure più popolari dei social media.

In generale i modelli di Instagram sono visti come “ciò che è considerato attraente” e la spinta all’emulazione di questi personaggi è un istinto naturale dell’uomo: “Gli esseri umani sono soggetti al giudizio sociale per natura e sentono il bisogno di essere accettati socialmente” è quanto afferma la professoressa di psicologia della Northwestern University (Stati Uniti) Renee Engeln che studia l’ossessione culturale dell’aspetto fisico sulle donne.

L’emergere di questa espressione omogenea della bellezza può essere problematica: da un lato, alcune persone potrebbero scoprire che conformarsi a uno standard di bellezza può accrescere la loro fiducia e autostima, ma dall’altro gli effetti di questi benefici possono essere temporanei e effimeri in quanto nel lungo periodo l’ossessione di adattarsi ai canoni di bellezza dei social potrebbe portare a una rincorsa estenuante verso modelli che cambiano in continuazione.

Secondo la professoressa Engeln, dobbiamo accettare il fatto che “non tutti ci assomigliamo. Non tutti abbiamo le labbra carnose e la pelle liscia. Rincorrere questa uniformità è una vera e propria negazione delle caratteristiche fisiche umane che ci contraddistinguono e che ci rendono diversi dagli altri”.

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