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Le critiche alla guida sul sesso anale per adolescenti di Vogue

Il 12 luglio il magazine Teen Vogue ha pubblicato un articolo, che ha attirato critiche dagli ambienti più disparati: da quello cattolico conservatore a quello femminista-progressista

Di TPI
Pubblicato il 17 Lug. 2017 alle 14:07 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 19:45

Alcuni giorni fa la rivista Teen Vogue ha pubblicato una guida al sesso anale, a firma di Gigi Engel.

“Se sei curioso di provare qualcos’altro o pensi che il sesso ‘pene nella vagina’, non faccia per te e ti piacerebbe esplorare altre opzioni, è utile conoscere il tuo corpo”, si legge sulla guida. “Anche se decidete che il sesso anale non è una cosa che fa per voi, non fa male saperne di più”.

La pubblicazione dell’articolo sul magazine per adolescenti ha scatenato un ampio dibattito sul tema, con forti critiche dagli ambienti più disparati: da quello cattolico conservatore a quello femminista-progressista. Ma facciamo un passo indietro, e vediamo in cosa consiste la guida.

La guida al sesso anale

Su Internet è pieno di riferimenti al sesso anale, ma la maggior parte di quello che si trova navigando è a sfondo pornografico o consigli per persone esperte che hanno voglia di provare qualcosa di nuovo. Poco o niente è dedicato alle curiosità e ai dubbi degli adolescenti, scrive Teen Vogue, riferendosi in particolare ai giovani Lgbtq.

“Qui c’è tutto quello che bisogna sapere sul sesso anale, a prescindere da chi sei, da con chi fai sesso o da con chi vuoi fare sesso”, è la premessa del pezzo.

L’ano è pieno di terminazioni nervose che ad alcuni, quando sono stimolate, danno sensazioni di piacere.

Il sesso anale, anche se spesso è stigmatizzato, è un modo perfettamente naturale per impegnarsi in attività sessuali. Anche all’alba dell’umanità era praticato. Sono giunte fino a noi testimonianze e documentazioni di questa pratica già al tempo dei Greci.

Ma come tutti gli atti sessuali, non a tutti piace ed è assolutamente normale. “Dovresti fare quello che ti piace e che ti fa sentire a tuo agio. Non esiste un modo sbagliato per sperimentare la sessualità, o un modo migliore degli altri”, si legge nella guida.

Per coloro che hanno la prostata, ricevere sesso anale può rivelarsi una esperienza molto piacevole. La prostata è una ghiandola vicino alla vescica che produce un fluido che è uno degli elementi principali del liquido seminale. Si trova proprio di fronte al retto e può essere stimolato con le dita, con il pene o con un oggetto erotico. Si presenta come un solido e piccolo rigonfiamento. La stimolazione della prostata provoca sensazioni piacevoli e può addirittura portare all’orgasmo.

Teen Vogue prosegue poi, dedicandosi a “chi non ha la prostata”. Avere una vagina non significa non poter fare sesso anale, anzi, molte donne amano questa attività sessuale. E Vogue specifica: “Non è necessario avere una prostata per godere del sesso anale. Per coloro che non hanno una prostata la stimolazione dell’anno può essere piacevole, ricorda, lì è pieno di terminazioni nervose”.

L’ano non è come allargabile come una vagina, che ha la capacità di accogliere la testa di un neonato. L’ano è molto stretto e la sensazione di avere qualcosa nella zona rettale per alcuni è molto piacevole. “Se stai pensando di dare o ricevere il sesso anale, è bene parlarne prima”, si legge sulla guida. “Il consenso e l’entusiasmo sono necessari a entrambe le parti per godere dell’esperienza”.

“Siate onesti sui vostri desideri”, suggerisce ancora Teen Vogue. In un rapporto sano, dovreste poter discutere di tutto apertamente. È necessario partire lentamente. L’ano è un muscolo che deve essere allenato per potervi inserire oggetti più grandi. È meglio iniziare con il dito o con un piccolo oggetto.

“Per fare questo, bisogna lubrificare il dito o l’oggetto e massaggiare delicatamente l’ano. Quando ti senti più eccitato e a tuo agio, spingi l’oggetto all’interno”, spiega la guida che aggiunge di non usare nulla che non abbia una base più larga, per evitare che qualcosa entri e non riesca ad uscire.

“Se qualcosa ti fa male, fermatevi. Respira. Assicurati di rilassarti il più possibile. Se sei teso sarà molto più complicato e meno divertente”.

Un altro punto della guida riguarda il lubrificante, che è essenziale se si vuole fare sesso anale dal momento che l’ano non è lubrificato naturalmente come lo è la vagina. Anche il preservativo è fondamentale. Nonostante non ci sia il rischio di una gravidanza, le malattie sessualmente trasmissibili sono estremamente diffuse e pericolose.

I lubrificanti a base di silicone sono più adatti per il sesso anale, in quanto sono più scivolosi e tendono a durare più a lungo. Il problema però è che il silicone, a causa di un elevato contenuto di olio, può corrodere il lattice e causare il rottura dei preservativi.

Oltre ai piaceri e agli aspetti positivi, il sesso anale può avere anche degli inconvenienti, come entrare in contatto con residui di feci. È irrealistico pensare che non si vada incontro a una situazione del genere.

Le reazioni

Questa guida ha creato polemiche e discussioni. E le critiche arrivano dagli ambienti più disparati.

Il quotidiano cattolico The Stream ha titolato: “TeenVogue insegna agli adolescenti la pratica della sodomia: Svegliatevi, mamme e papà! Una rivista sta dando ai vostri figli istruzioni esplicite su come essere sodomizzati”, scrive. “Sta dando il chiaro messaggio a tutti i ragazzi adolescenti che è perfettamente accettabile sodomizzare una ragazza, per usarla, persino fisicamente ferirla, per un orgasmo. Significa glorificare come buona, normale e sana, la pratica dannosa del sesso omosessuale”.

Ma anche nell’ambiente femminista la guida ha raccolto numerose critiche: “La nostra responsabilità in quanto donne adulte che influenzano la prossima generazione è farle essere sicure del loro valore e combattere contro una cultura che cerca di definirle in base alla loro sessualità e a ciò che possono fare per gli uomini”, scrive sull’Independent J.J.Barnes.

“Le donne sono molto più che un foro per un pene”, scrive ancora, aggiungendo che la guida non menziona la presenza del clitoride, definendo le donne “non portatrici di prostata”, e ignorando di sottolineare i pericoli derivanti dal praticare il sesso anale.

“Il pubblico di riferimento di Teen Vogue non è composto da chi non ha la prostata e da chi cerca di offrire soddisfazione sessuale agli uomini attraverso il loro ano. Il pubblico di riferimento di Teen Vogue è formato da ragazze adolescenti, che meritano che siano donne adulte di insegnar loro a valorizzarsi per quello che sono, non per quello che sono in relazione agli uomini”, polemizza ancora l’Independent.

Ha creato scalpore il video di una madre che ha gettato nel fuoco una copia di Teen Vogue, considerandolo “pericoloso” per i bambini.

La rivista Queerty è invece una di quelle che difende la guida, commentando che l’educazione sessuale è importante e di solito al liceo il sesso anale non rientra nei programmi di educazione sessuale.

“È per questo che è necessario un articolo come quello di Teen Vogue. Da uomini gay, pensa se avessimo avuto qualcosa al liceo di diverso dalla serie Queer as folk per insegnarci il sesso anale. Avremmo potuto essere un po’ meglio informati e meno spaventati dell’atto sessuale”, scrive su Queerty ‘articolo, degno di lettura nella sua interezza, è una grande lettura e sottolinea il fatto che il sesso anale è solo un buon divertimento pulito.

Leggi l'articolo originale su TPI.it
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