Grottole è un piccolo borgo, con attualmente appena 300 abitanti, in provincia di Matera. Una realtà suggestiva eppure, fino a poco tempo fa, poco conosciuta. E così, in occasione della scelta della città lucana come Capitale europea del 2019, tre soggetti – terzo settore, ente pubblico e privati – hanno deciso di agire per poter far “rinascere” il paesino. Un progetto sorprendente – il suo nome è The Italian Sabbatical, raccontato da La Repubblica – nel quale è stato incluso persino Airbnb, che ha deciso di investire sulla comunità.
L’idea
L’idea è venuta all’associazione locale Wonder Grottole che è riuscita, con l’aiuto del portale di alloggi Airbnb, a coinvolgere l’intera cittadinanza. L’obiettivo è quello di ospitare nelle proprie case – molte delle quali antiche, donate all’associazione o messe a disposizione – i turisti che vengono ad ammirare il centro storico. Ma gli ospiti non saranno dei semplici visitatori. Saranno, infatti, impegnati in diverse attività tipiche di Grottole: dai piatti tradizionali alle pratiche agricole fino allo studio dell’italiano.
Airbnb selezionerà – con un grottolose e un membro dell’associazione – quattro persone che per primi si lanceranno nell’esperienza della durata di tre mesi (dall’1 giugno al 31 agosto 2019). “Cittadini temporanei” di Grottole, dunque, all’insegna della vita rurale e che faranno da volontari per l’associazione che mira a “rivitalizzare” il borgo.
Le candidature sono state già aperte e lo saranno fino al 15 febbraio. I vincitori saranno annunciati il 19 marzo.
“Grazie a modelli di ospitalità diffusa i grandi eventi possono diventare un’opportunità per diversificare i flussi, contrastando gli effetti del turismo di massa”, ha dichiarato alla testata Matteo Frigerio, direttore generale di Airbnb Italia, a proposito del progetto innovativo. “Airbnb in questo modo aiuta le città a crescere in modo sostenibile”.
Francesco De Giacomo, primo cittadino di Grottole, ha sostenuto sull’iniziativa: “La candidatura di Matera a Capitale europea della cultura è stata sostenuta da tutto il territorio. Vedere soltanto il capoluogo sarebbe comunque un’esperienza monca. In più, oltre che auspicabile per promuovere un turismo davvero sostenibile, è giusto che anche il circondario abbia parte dei vantaggi che verranno a Matera da questa grande visibilità”.
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