Dopo 13 anni dalla fine della relazione tra Gisele Bündchen e Leonardo Di Caprio, la top model brasiliana racconta nel suo libro in uscita che cosa ha portato alla rottura del rapporto e confessa di aver sofferto di attacchi di panico e di avere pensato al suicidio.
Il libro di Gisele Bündchen in uscita a ottobre negli Stati Uniti si intitola “Lessons: My Path to a Meaningful Life” ed è un racconto autobiografico dove la modella rivela le fragilità del passato e la rinascita che ha avuto grazie all’incontro con il marito Tom Brady e alla nascita dei due figli.
A distanza di anni Gisele ha deciso che era arrivato il momento di condividere quei momenti difficili e di dolore. La sua vita vista dall’esterno sembra fatta solo di successo, soldi e felicità, ma in realtà anche la 38enne ex angelo di Victoria’s Secret ha vissuto periodi cupi: “Avevo tutto ma mi sentivo soffocare, ho pensato di buttarmi dal balcone”.
Nel libro la modella racconta che il periodo di crisi è iniziato nel 2003: “Avevo una posizione meravigliosa nella mia carriera, avevo una famiglia unita, e avevo sempre considerato me stessa come una persona positiva, quindi mi stavo davvero buttando giù. Era tipo: “Perché dovrei sentirmi così?“ Mi sentivo come se non mi fosse permesso di stare male, però mi sentivo impotente. Il tuo mondo diventa sempre più piccolo e non riesci a respirare, la sensazione peggiore che abbia mai provato”.
Oggi la modella pratica yoga e conduce uno stile di vita molto sano, ma Gisele ha raccontato: “Fumavo una marea di sigarette, bevendo una bottiglia di vino e tre frappuccino al caffè ogni giorno, e ho rinunciato a tutto da un giorno con l’altro. Ho pensato: se questa robaccia provoca dolore nella mia vita deve sparire subito”.
In quel periodo la top model era fidanzata con Leonardo Di Caprio: “Ho iniziato a pensare ‘se adesso saltassi dal tetto tutto finirebbe e non dovrei più preoccuparmi di questo dolore”.
Gisele nel libro ringrazia Di Caprio, con il quale è rimasta comunque in buoni rapporti: “Tutti quelli che attraversano il nostro cammino sono insegnanti, arrivano nelle nostre vite per insegnarci qualcosa di noi stessi. E penso che lui fosse questo”.