GEMELLE DELLAI – Probabilmente non tutti sapranno di chi si parla. Le sorelle Eveline e Silvia Dellai sono le nuove regine del porno, scoperte niente di meno che da Rocco Siffredi. Le due gemelle, una bionda e una mora, sono ospiti della trasmissione di Canale 5 Live – Non è la D’Urso, il talk show condotto da Barbara D’Urso, in onda il 27 marzo 2019 in prima serata.
Tutto quello che c’è da sapere su Live – Non è la D’Urso
Gemelle Dellai chi sono
Le cosiddette gemelle dello scandalo sono diventate i nuovi volti del cinema hard dopo che Siffredi, insieme alla moglie Malena, le ha lanciate con un video sui suoi profili social. Originarie del Trentino, le Dellai Twins, dette anche Gemelle dello scandalo, hanno deciso di lanciarsi nella carriera di porno attrici trasferendosi a Praga, in Repubblica Ceca.
Davanti alle telecamere si dimostrano spigliate e assolutamente a proprio agio. Hanno iniziato come attrici in filmati amatoriali, per poi venire notate dal Rocco nazionale e fare così il grande salto di qualità.
Diventate anche un caso mediatico, le gemelle Dellai hanno rilasciato recentemente un’intervista che ha fatto discutere: “Il nostro mito? Papa Francesco. Quando torniamo in Trentino andiamo sempre a messa con la nonna”.
Le due sorelle Dellai hanno anche raccontato come è nata questa loro avventura: “A 22 anni Eveline aveva un fidanzato fotografo che le ha fatto degli scatti hard. Le è piaciuto, ha guadagnato bene e ha cercato su internet uno shooting simile. Ha fatto un casting, ma poi ha scoperto che era per girare un porno”. Le gemelle Dellai hanno spiegato anche come i genitori hanno reagito: “La mamma ha pianto per un anno – ha raccontato Eveline – ma poi ha accettato. La nonna ha capito e ci sostiene, mentre la zia e altri non ci parlano più”.
Inevitabile infine un riferimento all’incontro che ha cambiato per sempre la vita delle gemelle Dellai, quello con Rocco Siffredi: “Per due anni abbiamo girato molti film in giro per il mondo, ma non era mai capitato di lavorare a Budapest dove Rocco Siffredi ha la casa di produzione”.
Leggi l'articolo originale su TPI.it