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Cosa significa essere una geisha: a Roma un evento per scoprirne i segreti

Una geisha giapponese

Dal 6 al 16 settembre 2018 a Roma il primo evento fuori dal Giappone dedicato interamente alla figura e alla tradizione della geisha

Di TPI
Pubblicato il 2 Set. 2018 alle 17:51 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 14:46

“Gei è l’arte, sha la persona. La geisha è un’artista, un’opera d’arte in movimento”. A parlare è Asaka – nome d’arte che significa luminosa trasparente fragranza, il suo vero nome non si conosce e non si deve sapere – è nata a Tokyo e ha 25 anni: “Mia nonna era una sapiente suonatrice di shamisen, mia madre è un’esperta di kimono, ho lavorato nel settore dell’hospitality e ho viaggiato molto. Ho imparato a conoscere l’arte del kimono, ho lavorato in ryokan (alberghi) giapponesi e ho sempre amato e studiato danza” – racconta in un’intervista a Repubblica – “Diventare una geisha era naturale, è un sogno, nascosto in ogni angolo del nostro mondo c’è il tocco dell’arte”.

Cosa significa essere una geisha e quanto si guadagna

Dal 6 al 16 settembre 2018 si tiene a Roma il primo evento al mondo (fuori dal Giappone) dedicato interamente alla figura e alla tradizione della geisha: il Festival itinerante si chiama A Geisha Day.

Direttamente dal Paese del Sol Levante, quattro donne diverse, per età ed esperienza, saranno a Roma per raccontare cosa significa essere una geisha.

Passando attraverso le quattro fasi della vita di’un’artista. Gli inizi da apprendista, come maiko (“fanciulla danzante”) o hangyoku (“metà gioiello”), quella come geisha praticante, quella dell’okāsan (la geisha madre che tramanda la tradizione alle nuove apprendiste) e infine quella della saggia e veneranda geisha senior che aiuta le maiko a trasformarsi in geiko (“persona d’arte”)

L’idea è dell’artista Miriam Bendìa e l’evento fa parte delle iniziative culturali della Bake Academy.

Scrive sempre Repubblica:

Asaka guadagna circa 80mila yen (620 euro) per due ore di lavoro. “Il salario – spiega – è fissato da organi statali. La geisha deve far sapere a quali incontri ha partecipato e per quanto tempo affinché possa ricevere lo stipendio”.

Le geisha e Miriam Bendìa | Chi è

Miriam Bendìa si occupa da anni di scrittura per l’editoria e il web, editing letterario e ufficio stampa.

Appassionata di arte e cultura orientale, alle Geisha ha dedicato un blog (occhidaorientale), un workshop, “Lezioni sull’Arte della Geisha” e due libri: “Diario di una maiko” (CasadeiLibri Editore, 2009) e “Iroke Cuore di Geisha” (Lulu Editore, 2015).

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