Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
Home » Gossip

Gascoigne vs Snoop Dogg: volano gli stracci su Twitter

Di Marco Nepi
Pubblicato il 28 Giu. 2019 alle 17:11 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 02:24

Gascoigne vs Snoop Dogg | Scontro | Insulti | Social network | Cosa è successo?

L’ex stella della Premier League Paul Gascoigne e il rapper statunitense Snoop Dogg se ne stanno dicendo di tutti i colori.

Cosa è successo? Nella giornata di ieri, 27 giugno, c’è stato il primo atto dello scontro tra il cantante e l’ex calciatore. A far partire il putiferio è stato l’artista americano che, per far vedere quanto porti bene i suoi 47 anni, ha diffuso sui social un suo scatto a confronto di quello di Gascoigne. In particolare ha fatto notare la differenza tra gli effetti fisici evidenti dell’alcool (su Gazza) e della marijuana (su di sé).

Poco dopo è arrivata la risposta di Gascoigne: “Per l’amor del cielo, Shane!”, ha twittato l’ex calciatore, rivolgendosi al suo media manager Shane Whitfield:. “Ho avuto il cellulare hackerato per 12 anni dal Sun, la stampa mi stressa… Torno da un viaggio di beneficenza in Spagna e quando penso di essere uscito da una situazione difficile e salta fuori il fo…to Snoop Dogg! Per l’amor del cielo, Shane, su che cosa sta ficcanasando?”.

Il tutto incentrato su un gioco di parole: in inglese “to snoop” significa “ficcanasare”. Tutto qui? No, affatto. Sempre su Twitter è poi arrivata la risposta vera e propria al rapper: “Buongiorno Snoop Dogg, alza quel tuo pigro sedere dal letto: è l’ora della passeggiata. Whoof, whoof, brutto cretino. Con affetto, Gazza”. Messaggio allegato a una foto: un cane con le treccine uguali a quelle del cantante statunitense e la collana dorata al collo in pieno stile hip hop.

Insomma, Gazza ha dato del cane a Snoop Dogg… Con tutto il rispetto per i cani, non proprio un complimento.

I consigli di Snoop Dogg per mangiare bene e vivere meglio
Donald Trump si è scagliato contro Snoop Dogg nel suo ultimo tweet
Leggi l'articolo originale su TPI.it
Exit mobile version