Francesco Sarcina moglie | Tradimento | Riccardo Scamarcio | Clizia Incorvaia | Matrimonio
Si erano sposati nel 2015, si erano lasciati tre anni dopo, per poi tornare insieme lo scorso febbraio. Ora la rottura definitiva. Tra Francesco Sarcina, cantante de Le Vibrazioni, e sua moglie Clizia Incorvaia cala il sipario. Il motivo il presunto tradimento della donna con Riccardo Scamarcio, migliore amico di Sarcina e testimone di nozze della coppia.
Una verità che il cantante ha rivelato in un’intervista al Corriere della Sera: “Quando mia moglie mi ha confessato di avermi tradito con Scamarcio, mi ha devastato. Riccardo è stato il mio testimone di nozze, un amico, un fratello. Mi sono sentito pugnalato ovunque”, spiega Francesco Sarcina.
Arriva così la conferma dopo le indiscrezioni del settimanale Oggi che anticipava la rottura. “L’episodio con Riccardo risale a mesi fa, è isolato ed è stata lei a confessarmelo”, spiega ancora il frontman de Le Vibrazioni: “Eravamo in macchina, ho vomitato. Sono sceso e ho iniziato a disperarmi peggio di quando ho perso mio padre. Papà era malato, me l’aspettavo. Ma questa no”.
Una delusione tremenda per lui, considerando che il legame fortissimo che lo lega da anni all’attore Riccardo Scamarcio. “Ho rivisto i momenti in cui, con Riccardo, mangiavamo insieme con le rispettive compagne. È stato un trauma che sto curando e ora la pubblicità ha riaperto la ferita. Il punto è che non puoi tradirmi con mio fratello. Sono cose che, in un attimo, ti fanno cadere il senso di amore, di amicizia. Il cuore ti si pietrifica”, aggiunge Francesco Sarcina.
I due ex amici non hanno affrontato direttamente la questione, se non per un vocale che l’attore avrebbe mandato in risposta al messaggio del cantante “ma che schifo devo venire a sapere”. Secondo la versione di Scamarcio, a sedurlo sarebbe stata proprio l’influencer Clizia Incorvaia, ma i due non sarebbero mai stati a letto insieme: “La verità la sanno loro due, e la casa dove si sono visti”, replica Sarcina.
Difficile, spiega ancora il cantante al Corriere, parlare al momento di perdono: “Non lo so. Se mi uccidi, è difficile che cambio idea”.