Matrimonio Ferragni-Fedez, l’intervista di TPI al sindaco di Noto Corrado Bonfanti che celebrerà il rito sabato pomeriggio
Il sindaco di Noto li chiama coi nomi di battesimo, come non fa praticamente quasi nessuno nel mondo. Sarà infatti il primo cittadino, Corrado Bonfanti, a sposare Chiara e Federico, o più semplicemente Ferragni e Fedez.
Quello che per tutti è il matrimonio dei TheFerragnez, fatto di Instagram Stories e hashtag, per una città di 24mila abitanti è un evento monstre da organizzare nel minimo dettaglio. Dalle misure di sicurezza all’accoglienza dei tanti invitati vip.
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“Siamo pronti, c’è grande fermento e voglia di partecipare. Prevediamo che già dalle prime ore del pomeriggio di sabato in tanti si apposteranno nella zone prevista per il ricevimento degli ospiti, quindi Palazzo Nicolacci e Loggia del Mercato. Noi siamo convinti di aver fatto insieme all’organizzazione un buon lavoro, tutto procede in modo impeccabile. Siamo contenti”
“La portata mediatica è molto alta. Non è nuovo che personaggi celebri decidano di legare il loro nome alla città di Noto ma Chiara e Federico sono qualcosa di straordinario”
“Nessun caos, la città è in trepidante attesa. Sono tutti molti contenti che Chiara e Federico abbiano deciso di sposarsi qui, di condividere con noi una giornata così importante per loro. Per la città è un orgoglio”
“Considerata la giovane età dei ragazzi, mi sento nella possibilità di poterli chiamare per nome. Vedo in loro giovani che hanno consumato una parte importante della loro vita ma che comunque si proiettano verso il futuro. Mi piace sottolineare il fatto che trasmettono anche un messaggio positivo ai milioni di fan: al di là della festa, il matrimonio è una cosa molto seria. Potevano benissimo vivere da coppia di fatto, invece hanno deciso di impegnarsi formalmente. E parlo da sindaco di una città che è stata tra le prime in Italia ad approvare il regolamento delle unioni civili. Dimostrano che sposarsi e formare una famiglia non è anacronistico né fuori moda”
“Confermo, sarò io”
“Fare una stima seria è molto complicato, lo dico da esperto del settore (il sindaco è laureato in Economia, ndr). In questa fase non è importante quantificare una cifra. Ciò che si aggiunge a quello che è già lo sviluppo della città attuale è sempre positivo. I numeri? Il ritorno ci sarà, a livello turistico e culturale. realisticamente ci aspettiamo un +10-15%, quindi circa due milioni di euro in più”
“Si possono fare entrambe le cose, la nostra città ne è un esempio. Noi abbiamo accolto queste persone, le abbiamo rifocillate. Sul territorio di Noto abbiamo circa cinque strutture per minori stranieri non accompagnati, ad oggi assistiamo 60 ragazzi sotto i 18 anni. Le altre quattro strutture contano 110 adulti assistiti. Non parlo per slogan, parlo di fatti concreti. La nostra città vive sia il glamour, sia momenti di tragedia, sempre con la compostezza di chi sa fare il proprio dovere di amministratore. E i numeri ci danno ragione. Indipendentemente dalla notorietà, prima gli esseri umani”
“Un libro sulla città, scritto da un architetto del politecnico di Zurigo, Paul Hofer: un trattato sull’architettura tardo barocca. Un testo unico, esisteva solo l’edizione tedesca, il Comune lo ha tradotto per gli sposi”.
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