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Matrimonio Ferragnez, il sindaco di Noto: “Dai migranti agli sposi Ferragni-Fedez, qui accogliamo tutti”

Il sindaco di Noto Corrado Bonfanti e la coppia Ferragni-Fedez

A TPI parla il primo cittadino Corrado Bonfanti che celebrerà il rito di sabato pomeriggio: "Previsto un ritorno economico di circa due milioni di euro l'anno"

Di Giordano Giusti
Pubblicato il 1 Set. 2018 alle 07:20 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 14:46

Matrimonio Ferragni-Fedez, l’intervista di TPI al sindaco di Noto Corrado Bonfanti che celebrerà il rito sabato pomeriggio

Il sindaco di Noto li chiama coi nomi di battesimo, come non fa praticamente quasi nessuno nel mondo. Sarà infatti il primo cittadino, Corrado Bonfanti, a sposare Chiara e Federico, o più semplicemente Ferragni e Fedez.

Quello che per tutti è il matrimonio dei TheFerragnez, fatto di Instagram Stories e hashtag, per una città di 24mila abitanti è un evento monstre da organizzare nel minimo dettaglio. Dalle misure di sicurezza all’accoglienza dei tanti invitati vip.

> QUI TUTTO QUELLO CHE C’È DA SAPERE SUL MATRIMONIO

Sindaco, la città è pronta?

“Siamo pronti, c’è grande fermento e voglia di partecipare. Prevediamo che già dalle prime ore del pomeriggio di sabato in tanti si apposteranno nella zone prevista per il ricevimento degli ospiti, quindi Palazzo Nicolacci e Loggia del Mercato. Noi siamo convinti di aver fatto insieme all’organizzazione un buon lavoro, tutto procede in modo impeccabile. Siamo contenti”

La città di Noto aveva mai vissuto un evento simile, così importante a livello mediatico?

“La portata mediatica è molto alta. Non è nuovo che personaggi celebri decidano di legare il loro nome alla città di Noto ma Chiara e Federico sono qualcosa di straordinario”

In città c’è un bel clima o qualche cittadino si è risentito per il caos?

“Nessun caos, la città è in trepidante attesa. Sono tutti molti contenti che Chiara e Federico abbiano deciso di sposarsi qui, di condividere con noi una giornata così importante per loro. Per la città è un orgoglio”

Li chiama con i nomi di battesimo, che rapporto ha con loro?

“Considerata la giovane età dei ragazzi, mi sento nella possibilità di poterli chiamare per nome. Vedo in loro giovani che hanno consumato una parte importante della loro vita ma che comunque si proiettano verso il futuro. Mi piace sottolineare il fatto che trasmettono anche un messaggio positivo ai milioni di fan: al di là della festa, il matrimonio è una cosa molto seria. Potevano benissimo vivere da coppia di fatto, invece hanno deciso di impegnarsi formalmente. E parlo da sindaco di una città che è stata tra le prime in Italia ad approvare il regolamento delle unioni civili. Dimostrano che sposarsi e formare una famiglia non è anacronistico né fuori moda”

Questo sembra il classico discorso con cui solitamente si celebra un matrimonio. Sarà lei a officiare la cerimonia?

“Confermo, sarò io”

Si è parlato di numeri importanti a livello di ritorno economico per la città: c’è chi dice che il matrimonio di Chiara Ferragni e Fedez porterà circa 10 milioni di euro l’anno nelle casse del comune. È davvero così?

“Fare una stima seria è molto complicato, lo dico da esperto del settore (il sindaco è laureato in Economia, ndr). In questa fase non è importante quantificare una cifra. Ciò che si aggiunge a quello che è già lo sviluppo della città attuale è sempre positivo. I numeri? Il ritorno ci sarà, a livello turistico e culturale. realisticamente ci aspettiamo un +10-15%, quindi circa due milioni di euro in più”

Negli scorsi giorni la città di Noto ha accolto 41 migranti di nazionalità afgana. Come si riesce a conciliare un evento come il matrimonio dei Ferragnez e la gestione del dramma dei migranti, tema di grandissima attualità e di dibattito nazionale? Non sono due cose agli antipodi?

“Si possono fare entrambe le cose, la nostra città ne è un esempio. Noi abbiamo accolto queste persone, le abbiamo rifocillate. Sul territorio di Noto abbiamo circa cinque strutture per minori stranieri non accompagnati, ad oggi assistiamo 60 ragazzi sotto i 18 anni. Le altre quattro strutture contano 110 adulti assistiti. Non parlo per slogan, parlo di fatti concreti. La nostra città vive sia il glamour, sia momenti di tragedia, sempre con la compostezza di chi sa fare il proprio dovere di amministratore. E i numeri ci danno ragione. Indipendentemente dalla notorietà, prima gli esseri umani”

Un’ultima domanda: il sindaco di Noto cosa regalerà agli sposi?

“Un libro sulla città, scritto da un architetto del politecnico di Zurigo, Paul Hofer: un trattato sull’architettura tardo barocca. Un testo unico, esisteva solo l’edizione tedesca, il Comune lo ha tradotto per gli sposi”.

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