Anche nelle relazioni sentimentali più forti, dove l’intenzione
è quella di impegnarsi senza date di scadenza, c’è un aspetto che non sempre è
facile accettare: l’idea di passare il resto della propria vita senza fare
sesso con altre persone a parte il proprio partner.
Sabato 16 aprile il quotidiano britannico The Guardian ha pubblicato una serie di
consigli per “fare sesso con la stessa persona per il resto della propria vita”,
rivolti a chi si chiede come sia possibile riuscire a provare eccitazione anche
dopo decenni a fianco dello stesso partner.
Secondo gli autori dell’articolo, bisogna partire dall’assunto
che fare sesso con la stessa persona per il resto della propria vita è
difficile, e può chiaramente risultare noioso se uno non prende delle
contromisure.
Il problema sta nel fatto che si pensa che costruire una
sempre maggiore intimità con una persona porti ad avere rapporti sessuali
migliori con quella persona: in realtà, trascorrere troppo tempo con il proprio
partner potrebbe essere un errore, perché si rischia l’assuefazione, che non
aiuta certo l’eccitazione.
Al contrario, la distanza è un potente afrodisiaco: un
sondaggio, per esempio, ha evidenziato come una risposta comune alla domanda:
“Quando ti senti più attratto dal tuo partner?” sia “Quando non
c’è”.
In un rapporto a lungo termine, la sicurezza e
l’affidabilità del partner si scontrano con la passione, il rischio, la novità, facendo sì che ci si trovi di fronte a una scelta tra due desideri
opposti. Per evitare scelte troppo drastiche, quindi, un buon metodo è quello
di ritagliarsi degli spazi di tempo per sé: socializzare senza il partner,
dedicarsi ai propri interessi, essere se stessi.
Spesso le persone si sentono più attratte proprio quando
vedono il/la proprio/a compagno/a in situazioni in cui non sono solo i loro
partner ma si trovano in un ambiente a loro affine, in cui mettono in mostra il
meglio di sé, che magari non emergerebbe in situazioni più casalinghe e intime.
D’altronde, è necessario condividere esperienze positive con
il partner, anche perché i ricordi di quelle esperienze condivise diventeranno
sempre più importanti col tempo.
Il Guardian affronta
anche il tema della masturbazione, che in effetti consiste proprio nel “fare
sesso a vita con la stessa persona” senza che risulti noioso. Questa sarebbe da
incentivare, perché rende possibile dedicarsi al solo raggiungimento dell’orgasmo
senza nessun altro tipo di responsabilità, magari anche lasciandosi andare a
fantasie che nella vita reale non si possono mettere in atto.
La possibilità di ritirarsi mentalmente nei propri desideri
più disinibiti può essere infatti utile a mantenere una carica erotica forte tra
sé e il proprio partner.
Bisogna poi imparare la differenza tra desiderare una
persona ed esserne dipendenti: nel secondo caso si rischia di affibbiarle un
ruolo genitoriale nient’affatto sexy: non bisogna far sì che il proprio partner
sia tutto nella propria vita.
Ci sono anche notizie positive sulle relazioni a lungo
termine, in ogni caso: l’anno scorso, uno studio ha scoperto che le coppie
sposate da 65 anni facevano più sesso di quelle sposate da 50 anni. L’importante
è smettere di credere al “mito della spontaneità”: il sesso con partner a
lungo termine è volontario, premeditato, e necessita di concentrazione e dialogo
per conoscere meglio quali sono i desideri di chi ci sta accanto.