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L’esercizio mentale per sconfiggere lo stress degli studenti

Secondo Kelly McGonigal, psicologa della salute statunitense, lo stress può essere fonte di benefici se affrontato serenamente. Il segreto sta nel saper relazionarsi alle proprie paure e sensazioni

Di Giuseppe Loris Ienco
Pubblicato il 21 Set. 2017 alle 19:58 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 19:42

Lo stress può essere debilitante e rappresentare un problema per la salute. Ma può anche aiutare a ritrovare stimoli e la forza necessaria per raggiungere determinati obiettivi.

È necessario saper gestire al meglio le situazioni stressanti per poter trovare al loro interno aspetti positivi utili alla crescita personale.

Questo è il pensiero di Kelly McGonigal, una psicologa della salute dell’Università di Stanford, che in un intervento riportato da Quartz ha detto: “Se sono stressata significa che sono impegnata in qualcosa a cui tengo. Lo stress può essere fonte di grande energia”.

Sempre più spesso sono gli studenti a soffrire d’ansia. I genitori possono aiutare i figli a far calare i livelli di tensione, evitando di scaricare addosso troppe responsabilità. È importante anche insegnare ai ragazzi come gestire al meglio le situazioni più difficili, senza però rischiare di essere iperprotettivi.

Le sensazioni legate all’ansia spesso sono simili a quelle provate quando si è eccitati o molto felici. Da questo punto di vista, quindi, lo stress non può che assumere connotazioni positive secondo la dottoressa McGonigal: “Il vostro cuore batte forte perché volete eccellere in qualcosa cui tenete. È una sorta di messaggio da parte del vostro corpo, che vuole aiutarvi ad essere pronto ad affrontare nuove sfide”.

Pensare allo stress solo nei suoi aspetti negativi non può che amplificarne l’effetto destabilizzante. Un approccio diverso alla tensione può invece essere utile per trovare nuovi stimoli e motivi per migliorare le proprie attività. Naturalmente, in condizioni di povertà ed emarginazione, ansie e paure non possono nascondere lati positivi. Per le piccole questioni di tutti i giorni, invece, può essere molto utile imparare a convivere con le proprie debolezze.

Secondo uno studio scientifico citato da Kelly McGonigal, chi vive male le situazioni più stressanti ha il 43 per cento di possibilità in più di morire prematuramente rispetto a chi è in grado di gestirle e superarle serenamente.

L’ansia può essere avvertita in tre modi diversi: come una minaccia, un supporto o una spinta a crescere e migliorarsi. Il corpo risponde differentemente in base agli stimoli che riceve: battito cardiaco e respiro accelerati ci sono sempre ma, nel caso delle persone che vivono serenamente i momenti più tesi, possono non rappresentare motivi di sofferenza fisica.

Riuscire ad “abbracciare” le proprie paure può portare il corpo al rilascio di ossitocina, detta anche “ormone dell’amore”. L’ossitocina aiuta a essere più socievoli e disponibili nei confronti degli altri, allontanando le piccole timidezze che spesso sorgono quando si è più tesi.

Superare l’ansia senza temerne le sensazioni più scomode, come agitazione o percezione di imbarazzo, può rappresentare uno stimolo utile per diventare più propositivi e avere successo nelle sfide difficili.

Riuscire a convivere serenamente con lo stress, come detto in precedenza, è una lezione che andrebbe impartita sin dalla tenera età. Questo, però, spesso non succede; anzi, molte volte i bambini soffrono d’ansia per motivi poco rilevanti o del tutto insignificanti. Le questioni scolastiche occupano da sempre il primo posto tra le cause di stress dei ragazzi. Imparare a gestire meglio le proprie paure rappresenta un piccolo passo verso una vita più serena e, a volte, lunga.

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