Accettare se stessi e gli altri. Superare i pregiudizi legati al concetto di salute mentale e, soprattutto, parlarne apertamente cercando aiuto. È stato questo il senso del concerto – e della campagna – #IAMWHOLE Music 4 Mental Health, a cui ha partecipato, tra i vari artisti, Ed Sheeran. Il 18 novembre 2018, alla Camden Roundhouse di Londra, il cantante britannico è salito sul palco: non per cortesia o per promozione, ma perché molto vicino alla causa.
All’evento, poco prima di cantare, Ed Sheeran ha detto: “È una cosa che succede una sola volta: voglio suonare una canzone che non canto proprio mai. L’ho scritta io, ma qualcun altro la canta meglio di me”. Il musicista si riferiva a Love yourself (Ama te stesso), il brano che ha scritto per Justin Bieber con Benjamin Levin e uscito nel 2015. Un messaggio, colmo di significato e non casuale, lanciato nel corso dell’iniziativa sulla salute mentale.
Al concerto, comunque, si sono esibiti tanti altri artisti. Olly Murs, Ella Eyre e James Arthur, ma anche Anne-Marie, Nothing But Thieves, Professor Green, Louis Berry e Hussain Manawer.
“Una serata incredibile, con persone che parlavano in modo così aperto al primo evento #M4MH. Tanto TANTO amore a Jordan Stephens e a tutti voi che siete venuti a far parte di qualcosa di così speciale” ha commentato, sul suo profilo Instagram, Ella Eyre. “La questione della salute mentale mi è molto cara e poter collaborare con tutte queste persone di talento, così influenti, in una sola notte è stato un sogno divenuto realtà, e un enorme passo in avanti nel rimuovere la stigmatizzazione legata alla salute mentale” ha sostenuto James Arthur, ex vincitore di X Factor Uk.
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