Ci risiamo. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ne spara una delle sue. Ancora una volta succede su Twitter, dove il tycoon si lascia andare spesso e commenta d’impulso qualsiasi fatto di suo interesse.
“Per tutti i soldi che spendiamo, la Nasa NON dovrebbe parlare di andare sulla Luna, lo abbiamo fatto 50 anni fa. Dovrebbero concentrarsi su cose più grandi, incluso Marte (di cui la Luna è parte), Difesa e Scienza”. Questo il tweet di Trump pubblicato il 7 giugno che ha già fatto il giro del mondo.
Il presidente degli Stati Uniti scivola sui pianeti, cita la Nasa e dice che la Luna è parte di Marte. È probabile che Trump stesse alludendo al fatto che andare sulla Luna rientra in un disegno più ampio che è quello di raggiungere Marte. Solo che, ancora una volta, il presidente degli Stati Uniti sbaglia le parole e viene fuori un pasticcio.
In tanti hanno preso di mira il tweet del presidente Trump e subito sui social si è scatenata l’ironia: “Andiamo a combattere sulla luna”, scrive un utente in risposta al tweet del presidente. “Ha annunciato al paese e al mondo che la Luna fa parte di Marte, e se lo dice il presidente è vero”, si legge in un commento. Ma qualcuno ha tirato in ballo ancora la fissazione del presidente con la diffusione di notizie false: “L’uomo che accusa tutto il mondo di dire fake news ci dice che la Luna è parte di Marte”.
Il bersaglio di Trump è la Nasa e, in particolare, il piano annunciato a Wall Street dall’agenzia aerospaziale di una nuova apertura della Iss, la Stazione Spaziale Internazionale alle imprese e ad astronauti privati.
L’agenzia ha riferito che le aziende potranno proporre nuove attività di ricerca. Il piano si avvierà nel 2020 e servirà non solo a promuovere nuove ricerche, ma anche favorire la commercializzazione ella Stazione Spaziale Internazionale, in modo da ridurre i costi operativi che l’agenzia è costretta ad affrontare. La Iss si propone l’obiettivo di fare in modo che un domani in orbita ci siano imprese che promuovano il turismo spaziale.