Ti è mai capitato di vedere la luce dello schermo del tuo smartphone illuminare la stanza e subito dopo sentire un brivido di inquietudine lungo la schiena mentre ti prepari a scoprire chi ti scrive e cosa?
È probabile che, se vivi nel 2018, la risposta a questa domanda sarà “Beh, sì, certo”. Ma non deve essere così. O, almeno, non deve essere sempre così.
Fiumi di inchiostro sono stati versati su come assicurarsi che si stia gestendo nel modo corretto la tecnologia che pervade le nostre vite. In effetti la disintossicazione digitale e l’uso di strumenti come la nuova funzione Screen Time di iOS 12 (la funzione che permette all’utente di usare meno l’iPhone e monitorarne gli utilizzi per fornire maggiore consapevolezza sulle operazioni eseguite giorno dopo giorno) e i limiti temporli delle app sono tutte azioni importanti da mettere in pratica.
Tuttavia niente avrà un effetto benefico sulla tua salute mentale come disattivare le notifiche.
Come si legge su Quartz, Tristan Harris, esperto di etica della tecnologia e fondatore di Time Well Spent, spiega che ogni singola notifica push che appare sul tuo schermo è una sorta di piccolo dirottamento della mente. È un momento che porta il cervello dal punto in cui si trovava a un altro completamente diverso, senza il tuo consenso. E, nella maggior parte dei casi, in un punto completamente inutile.
Se tutto è degno di una notifica, nulla sembra importante. Inoltre, le persone non faticano a passare davvero molto tempo sui social media, ma vorrebbero esserci meno. E non aiutano quelle app – prima fra tutte Facebook – che sembrano sfoggiare un’arma infernale capace di farci credere di aver bisogno di altre notifiche – come quella che ci fa sapere che nostro cugino ha appena pubblicato una foto: ci interessa davvero?
È ora di riprendere il controllo. Per molte persone, le notifiche push non sono una scelta intenzionale, ma frutto di un’impostazione di default. Ogni volta che si installa una nuova app, di solito viene visualizzato un pop-up che chiede se si desidera ricevere notifiche: è più facile rispondere in modo inconsapevole di sì.
Quindi, la prossima volta che installi un’app, stai attento a non autorizzare automaticamente l’arrivo compulsivo delle notifiche.
Un altro passo importante è quello di togliere tutte le altre notifiche. O comunque la maggior parte di esse. Probabilmente ne salverai qualcuna, come il tuo caledario, WhatsApp, Messanger (ma per carità, hai la possibilità di silenziare tutti i gruppi iperattivi: fallo) o i gruppi di lavoro (anche in questo caso, il suggerimento è quello di silenziarli una volta uscito dall’ufficio).
Bisogna essere decisamente più severi e drastici su tutta l’altra schiera di app che abbiamo sullo smartphone: media, notizie, e-mail, app di compagnie aeree, app per lo shopping e giochi. Non hai bisogno di nulla di tutto ciò in modo urgente, quindi disattiva tutte le notifiche. Tanto, probabilmente ignorerai la maggior parte di quelle che ti arriveranno, quindi tanto vale toglierle e basta.
Sia iOs che Android consentono di disattivare le notifiche app per app. Ecco, prova a farlo e ti renderai conto di quante notifiche inutili hai attivato nel tempo.
Fai passare un paio di settimane, goditi la vita senza notifiche e prova a chiederti se ti è mancato così tanto non sapere l’ultimo colpo di scena del melodramma politico esattamente nell’istante in cui accade.
Sicuramente non sarai meno informato di quanto non lo fossi prima e, soprattutto, ci avrai solo guadagnato in salute.
Se è così, ottimo. In caso contrario, il consiglio è quello di attivare le notifiche per le app davvero importanti. Sii più selettivo possibile. Potresti anche renderti conto che controlli la mail già abbastanza spesso e ricevere la notifica per ogni singolo messaggio sarebbe un po’ folle.
Se vuoi migliorare la tua salute mentale, il tuo obiettivo con le notifiche push dovrebbe essere quello di arrivare a un punto in cui, quando ne ricevi una dovrà contenere delle informazioni veramente indispensabili per la tua ora di vita successiva, tanto da meritare un’interruzione di quello che stai facendo.
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