La gaffe di Diletta Leotta in diretta tv: cita “I giardini di marzo” ma sbaglia autore
La conduttrice di Dazn Diletta Leotta ha commesso l’ennesima gaffe a bordocampo. Questa volta allo stadio Olimpico dopo la partita Lazio – Juventus di sabato 7 dicembre che ha visto la vittoria dei padroni di casa 3 a 1.
Lo scivolone della giornalista sportiva riguarda proprio una celebre canzone della musica italiana che i tifosi laziali intonano sempre dopo ogni match. Il brano è I giardini di Marzo di Lucio Battisti, ma per Diletta Leotta la canzone è di Antonello Venditti.
Quasi una doppia gaffe quella della conduttrice sportiva. Sembra infatti non conoscere l’autore di una delle più famose canzoni del panorama musicale italiano e oltretutto attribuisce quello stesso brano intonato dai laziali al cantante simbolo dei tifosi romanisti, vale a dire Antonello Venditti.
Venditti ha infatti firmato due brani simbolo del tifo giallorosso come Roma, Roma e Grazie Roma.
“Uno stadio in festa con i calciatori che vanno sotto la curva a salutare i tifosi che cantano I giardini di Marzo di Venditti”, dice Diletta Leotta un po’ confusa.
I fan non hanno perdonato lo scivolone alla giornalista. Su Twitter gli utenti si sono scatenati con i commenti.
Diletta Leotta: “I tifosi che cantano i giardini di marzo di VENDITTI.”
Le basi, le basi proprio.#LazioJuve pic.twitter.com/e4rDI4gGHk— Dioniso🍷 (@1Dioniso) December 7, 2019
Ma non è la prima gaffe di Diletta Leotta, lo scorso 2 dicembre la conduttrice ne ha commessa un’altra nel corso della presentazione del Gran Galà del calcio italiano.
In quell’occasione Diletta Leotta aveva detto che il portiere dell’Inter Samir Handanovic era salito sul palco per la prima volta. A far notare lo scivolone alla giornalista è stato lo stesso Handanovic che una volta salito sul palco in diretta ha fatto notare che quella non era affatto la sua prima volta, ma addirittura la terza.
Il portiere neroazzurro infatti ha ricevuto anche in passato premi in quella cerimonia. Ma la responsabilità di quell’errore è stata proprio degli organizzatori della cerimonia che, attraverso un comunicato ufficiale, hanno attribuito ogni responsabilità agli autori della kermesse.
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