La 64esima edizione dei David di Donatello, gli Oscar del cinema italiano, si è tenuta il 27 marzo 2019 a Roma. Un momento molto atteso nel panorama cinematografico del Paese. Eppure la cerimonia, condotta da Carlo Conti, non ha convinto. Almeno Rosario Fiorello che, a tal proposito, in un lungo video di circa dieci minuti ha commentato: “È da anni che ai David non si riesce a fare uno vero e proprio spettacolo. A parte il momento di Gabriele Muccino dedicato al pubblico – io, francamente, a parte Dogman, Loro e Chiamami col tuo nome non conoscevo gli altri film – è stata tutta una situazione alla ‘se la cantano e se la suonano'”.
Lo showman ha aggiunto: “Erano cinquine di film che parlavano di disgrazie, di argomenti pesanti, come se la commedia in Italia non esistesse per questo tipo di premi”.
Fiorello, poi, ha calcato la mano: “Ieri hanno tentato di fare due momenti di comicità, cioè quelli con Muccino e i Boiler (i finti giornalisti): ma i presenti in sala erano quasi infastiditi da loro. Come se volessero dire: ‘Ma perché volete farci ridere, noi siamo quelli del cinema e non dobbiamo farlo. Voi non siete niente'”.
“Non voglio criticare, sto solo raccontando quello che penso e che mi è arrivato. È stata una passerella di premi senza uno show”, ha affermato l’attore siciliano. Che ha continuato: “La platea guardava Enrico Brignano e i Boiler con disprezzo. Ai funerali si vedono persone molto più allegre”.
Infine una nota positiva da parte di Fiorello: “Il premio ad Alessandro Borghi e a Elena Sofia Ricci sono stati strameritati”.
— Rosario Fiorello (@Fiorello) 28 marzo 2019