Il “Plogging” è la nuova tendenza per mantenersi in forma rispettando l’ambiente, che associa la corsa in città alla pulizia urbana.
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L’idea arriva dalla Svezia ed è nata lo scorso anno da un gruppo di amici che correndo pensarono fosse anche utile raccogliere le cartacce che trovavano lungo il percorso.
Il nome plogging combina la parola inglese jogging e quella svedese plocka upp che significa appunto “ripulire” e la nuova disciplina sportiva funziona così: durante la corsa si porta con sé un sacchetto e si raccolgono i rifiuti che si incontrano lungo la strada.
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Questa nuova tendenza sta spopolando anche al di fuori dei confini svedesi. Negli Stati Uniti sta diventando molto popolare e in Francia stanno aprendo i primi negozi online dedicati a questo tipo di corsa eco grazie al team Run Eco, che ha creato anche un’app chiamata “corri per un mondo più pulito”.
“Fa bene sia all’ambiente che per noi stessi”, afferma Anna Christopherson, la 43enne svedese che gestisce il primo gruppo di eco runners nato a Edimburgo.
Ma non solo durante la corsa, anche nella fase di stretching è utile questa nuova moda sportiva, i muscoli si allungano nella fase della raccolta dei rifiuti.
Il plogging può essere praticato al parco, in città o ovunque ci sia bisogno di ripulire l’ambiente e dove ci sia lo spazio per correre.
E sembra che le calorie bruciate durante il plogging siano maggiori rispetto a quelle del semplice jogging, grazie all’aggiunta del movimento in più che interrompe la corsa per chinarsi e raccogliere i rifiuti.
Un doppio beneficio quindi, sia per la salute fisica dell’uomo e sia per la tutela dell’ambiente.