In Cina, a Pechino, è stato sperimentato un nuovo sistema che chiede alle persone di pagare per salire sugli ascensori, proprio come se ci fosse una tassa o come quando si paga il biglietto per prendere la metropolitana.
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L’addebito sulle spalle dei cittadini è stato pensato per poter finanziare l’installazione di nuovi ascensori nei vecchi edifici della città, che ne sono sprovvisti.
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L’azienda che gestisce il servizio, la Fangrong Shengtai Construction Company, ha affermato che il pagamento è necessario per evitare di addebitare direttamente i costi di costruzione e manutenzione.
Il pagamento della “tassa” avviene tramite una tessera magnetica: i passeggeri ogni volta che salgono in ascensore pagheranno circa venti centesimi di euro, 0,2 yuan cinesi.
Per gli standard locali la cifra è considerata bassa, ma il quotidiano Beijing News afferma che questo nuovo sistema potrebbe far pagare alle famiglie un canone mensile di circa 12 euro.
Il quotidiano Beijing Daily ha scritto che sono almeno undici gli ascensori che saranno istallati nei vecchi edifici residenziali della capitale, nel distretto meridionale di Daxing, che in precedenza avevano solo le scale.
I residenti e gli impiegati degli edifici non sono contenti delle nuove regole che li costringono a pagare ogni volta che usano gli ascensori dei palazzi.
Le tessere sono di due tipi: con le carte blu, riservate ai residenti, si può utilizzare l’ascensore gratuitamente per le prime 600 volte, dopodiché si paga.
I dipendenti delle strutture, invece, hanno in consegna una carta gialla che ha un costo di circa sei euro per il solo deposito e circa venti centesimi per ogni volta che usano l’ascensore.