Dopo la denuncia, il Codacons attacca ancora Chiara Ferragni: “I Ferragnez difesi da politici leccapiedi a caccia di voti”
Ieri si è diffusa la notizia che il Codacons ha denunciato Chiara Ferragni accusandola di blasfemia e offesa al senso religioso per via di un’immagine apparsa a corredo di un’intervista su Vanity Fair in cui l’influencer appare come una Madonna con bambino. Sia Chiara che Fedez hanno già dei trascorsi con il Codacons (basta ricordare le vicende accadute durante periodo Sanremo oppure durante il lockdown), ma questa volta la denuncia è rivolta soltanto all’influencer cremonese. Il web si è subito mobilitato in difesa della Ferragni ma il Codacons, non soddisfatto, ha alimentato il fuoco con nuove accuse.
“Oggi una schiera di leccapiedi a caccia di voti e ‘morti di fama’ scendono in campo per difendere i Ferragnez”, si legge in una nota dell’Associazione dei consumatori, che punta l’attenzione sulle diverse prese di posizione che hanno invaso ieri Twitter a tutela della Ferragni. “Peccato siano le stesse persone che fino a ieri difendevano la religione quando Matteo Salvini si faceva ritrarre col rosario in mano. Le stesse persone che gridavano alla blasfemia e al sacrilegio e parlavano di insulto alla religione e ai fedeli”.
Infine, il Codacons prosegue: “Questi politici pur di elemosinare qualche voto attingendo al bacino di utenza degli influencer, non esitano a smentire se stessi e a contraddirsi, dimostrando quanto povera e degradata sia diventata la politica italiana che lecca i piedi ad influencer come Fedez e Ferragni sperando di incrementare i propri consensi”.
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