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I bilanci della società di Chiara Ferragni: 4,4 milioni di utili nel 2023 nonostante il “periodo economicamente negativo”

Di Niccolò Di Francesco
Pubblicato il 8 Ago. 2024 alle 18:17

I bilanci della società di Chiara Ferragni: 4,4 milioni di utili nel 2023

Il pandoro-gate non ha influito sui bilanci della Tbs Crew, la società di Chiara Ferragni che ha chiuso il 2023 con 4,44 mln di utile.

Tuttavia i primi mesi del 2024 sono stati contraddistinti da “un forte calo dei ricavi e un sostanziale ridimensionamento delle nuove iniziative commerciali”: è quanto si evince dalla relazione della società visionata dall’Adnkronos.

In riferimento al Pandoro-gate e alle conseguenze che ne sono derivate, nella relazione si sottolinea: “Gli eventi negativi sopraggiunti nella seconda metà del mese di dicembre 2023 hanno necessariamente esteso i riflessi negativi anche nel 2024, che ha subito un forte calo dell’attività”.

Secondo il documento ad oggi “risulta difficile effettuare una previsione economica per il secondo semestre del 2024, stante ancora il periodo di forte incertezza sulla ripresa delle attività”.

Tuttavia “è stato valutato che, nonostante il periodo economicamente negativo, a livello finanziario la società risulta essere in grado di soddisfare i propri impegni in scadenza nell’esercizio 2024”.

Nel 2023, la società “conferma il trend positivo dei precedenti esercizi, essendo incrementati i risultati sia della divisione Talent management sia nella consulenza strategica di marketing e comunicazione per diversi marchi di moda e lifestyle”.

“A fronte di un incremento del valore della produzione del 2023 pari al 19,03% rispetto al 2022, si evidenzia però un sostanziale mantenimento del risultato operativo e una leggera flessione dell’utile netto” si legge ancora.

La Tbs Crew, come detto, ha chiuso il 2023 con 4,44 mln di utile, in lieve calo rispetto ai 5,13 mln dell’anno precedente. Una flessione dovuta “ai costi straordinari sostenuti per sanzioni inflitte dalle Autorità garanti, stanziamenti di fondi per rischi e oneri di importo rilevante operati in via prudenziale e infine per donazioni effettuate di ammontare pari a 1.150.000 euro a favore di strutture ospedaliere e di enti che perseguono finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale”.

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