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Charlie Hebdo, bufera per la copertina shock sui Mondiali femminili

L'ultima copertina del setitmanale satirico CHarlie Hebdo
Di Veronica Di Benedetto Montaccini
Pubblicato il 13 Giu. 2019 alle 17:23 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 02:33

Charlie Hebdo Mondiale femminile | Vignetta | Donna nuda

Charlie Hebdo mondiale femminile – L’ultima copertina del settimanale satirico francese Charlie Hebdo sta suscitando molte polemiche. La “Une” è dedicata al Mondiale femminile che si sta giocando in Francia e non è certo passata inosservata: l’immagine è quella di una donna nuda che ha un pallone incastrato nella vagina.

“On va en bouffer pendant un mois”, “Mangeremo per un mese” è il titolo che accompagna il disegno che fa il verso al famoso quadro ‘L’origine del mondo’ del pittore francese Courbet. Solo che il riferimento di Biche, autore della vignetta, è all’espressione “bouffer la chatte”, che è un modo molto spinto per dire fare un cunnilingus: una scelta linguistica e editoriale che ha fatto trasalire le femministe francesi, e non solo.

Le reazioni

Le reazioni sono state tra le più disparate: c’è chi ha ha gridato al sessismo e ha già chiesto alla ministra per le Pari opportunità, Marlène Schiappa, di intervenire duramente contro questa copertina “misogina”.

Poi c’è chi si schiera con Macron e invoca la “sospensione della pubblicazione”.

E infine ci sono i giornalisti che la censurano in diretta televisiva, come Pascal Praud, anchorman di CNews. “Charlie Hebdo, com’è possibile essere così stupidi? Vergognatevi!”, ha twittato il tennista francese Lucas Pouille. “Il messaggio è volgare, di una volgarità inaudita!”, ha attaccato il giornalista Pascal Praud, in uno scatto di indignazione che sta facendo il giro del web.

Intanto, Charlie Hebdo, il settimanale umoristico più irriverente di Parigi, è tornato a colpire, dicendo la sua, e con la sua matita inconfondibile, sui Mondiali di calcio femminile. E come spesso accade quando Charlie fa queste copertine provocatorie, c’è anche molta gente che difende lo spirito impertinente e scorrettissimo dei suoi vignettisti.

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