Caso Pamela Prati, la replica della Michelazzo: “Faccio vedere messaggi, audio e cachet stellari”
Il caso Pamela Prati sembra non avere mai fine. La lunga storia del finto matrimonio della ex soubrette del Bagaglino con tale Mark Caltagirone, in realtà mai esistito, ha tenuto incollati agli schermi della tv milioni di italiani, che si sono appassionati al gaso di gossip dell’anno.
Dopo una primavera rovente, del Prati-Gate non se n’era più parlato durante l’estate. Con la ripresa della stagione televisiva, però, il tema è tornato d’attualità. A trattarlo con prepotenza è stato in particolare Massimo Giletti nella sua Non è l’Arena.
Domenica 20 ottobre il conduttore ha invitato in trasmissione per la seconda volta Pamela Prati, per un acceso confronto con il papà di Dagospia Roberto D’Agostino. Dopo l’intervista su La 7, una delle protagoniste di questa intricata vicenda, l’ex manager della soubrette Eliana Michellazzo, ha raccontato la sua verità su Instagram.
“Dopo 13 puntate di Live – Non è la D’Urso la gente comune ha capito dove sta l’imbroglio sentimentale. Alla base di tutto ciò ritroviamo una sola persona (la Perricciolo) che dal 2003 “gioca” ad incatenare a sé altre persone solo per lo sfizio di tenerle accanto con la scusa d’amore.
Ha ingannato me facendomi credere in un amore all’ennesima potenza, presentandomi (sempre virtualmente, s’intende) un uomo molto bello, affascinante, geloso, romantico e con un lavoro importante, legato ad una famiglia altrettanto importante. Un uomo che parlava di famiglia e matrimonio, tutto ciò che una donna desidera insomma.
La sua famiglia era continuamente colpita da avvenimenti tragici: parenti con tumori, infarti, bambini senza madre e con malattie, racconti da brividi che mi facevano stare male e mi facevano preoccupare giorno dopo giorno.
La Perricciolo era quindi il tramite di questa “famiglia virtuale”, ma a me ha sempre fatto credere che sapeva tutto perché lei stessa aveva un tramite (cosa non vera ovviamente, perché non esiste nulla di tutto ciò che mi raccontava). Sicuramente ha dei complici, non può aver fatto tutto da sola.
Ad oggi parlo con cognizione di causa perché tutte le prove mi portano a lei. Qualunque accusa risale solo a lei, la PERRICCIOLO. La Perricciolo non si è mai intestata nulla (chissà perché)… perché la testa di legno era Eliana Michelazzo e prima ancora un’altra vittima che era innamorata del cugino calabrese.
Tutto questo meccanismo malato ruota a intorno a migliaia di finti account che la Pericciolo si era fatta creare nel 2007 da un certo Alessandro che ha anche testimoniato dalla D’Urso quindi la mia truffa dove sta? Ho ammesso i miei errori e sono andata in tv per difendere il nome della Prati quale manager che ero ed ho confessato a tutta Italia che Caltagirone non esisteva”, spiega la Michelazzo.
Che prosegue: “Ad oggi mi pongo una domanda: perché insieme alla Perricciolo accusano anche me? Tutte le bugie che ho detto in questi anni erano a fin di bene, ho creduto in questa storia con tutta me stessa, ho sperato fino all’ultimo secondo che Simone sarebbe arrivato. Se ad oggi faccio qualche ospitata è perché la gente ha capito che sono una vittima di questo gioco malato.
Un circuito diabolico che mi ha debilitato mentalmente. Sì, ho partecipato a Uomini e Donne, ma dopo 9 anni non ambivo alla tv, lavoravo serena e ho sempre fatturato tutto quindi ad oggi spero che la magistratura farà il suo corso perché la colpa è solo di una persona che continua a chiedere soldi in giro. Se diamo ancora ascolto alle sue fandonie questa storia non finirà mai. Ragazzi, accusare me è una follia, credetemi”.
Non poteva mancare la contro-replica di Pamela Pericciolo: “A me non piace parlare male di persone a cui ho voluto bene, ma a tutto c’è un limite. Ieri sera ho visto uno spettacolo indecoroso. Non solo per le cose dette, ma soprattutto perché non si è presa nessuna responsabilità. Roberto D’Agostino aveva il 90% della ragione.
La7 non c’ha dato il diritto di replica. Voci ci dicono che lei ha un contratto in esclusiva per 3 puntate e che non può avere un contraddittorio. Io ho deciso di non stare più zitta. Farò vedere tutti i messaggi e sentire gli audio.
Sto valutando se farlo sui social o in una trasmissione senza cachet. Ad oggi i cachet sono stati tanti e farò vedere le mail. Dirò come è andata dal primo giorno che Dagospia c’ha beccato in poi. Tutte le responsabilità, non solo mie e degli altri. Inizierò dai produttori che offrono cachet tramite email.
Cachet da capogiro, che poi ritirano e poi ti dicono ‘ti posso dare così’. Tipo mercenari. Mi dispiace che si è giocato a puntare il dito sui soliti, quando la responsabilità è di tanti. Il giochetto è finito per tutti e faremo capire chi c’è dietro tutto”.
Le promesse di mostrare tutto donna Pamela le ha fatte da tempo. Da tempo in tanti le stanno aspettando.