Per dire No alla violenza di genere alcune avvocatesse campane sono scese in campo per realizzare un calendario per il 2019. Si tratta di 12 scatti, pubblicati su Facebook nel dicembre 2018, che ritraggono le ragazze – non modelle – con addosso i segni della violenza e con una maglietta sulla quale c’è scritto “Il diavolo veste toga” – gioco di parole con il film Il diavolo veste Prada.
L’inziativa, denominata “Donna indifesa”, benefica e realizzata in collaborazione con Save the children, è stata ideata dall’avvocato Sergio Pisani. Un’azione di sensibilizzazione che però non è stata accolta positivamente da alcuni utenti sul web.
La bufera
Il calendario, che sarà presentato al Row Club di Napoli il 18 dicembre, “è dedicato alla memoria di Lidia Pöet, la prima donna avvocato d’Italia che nell’800 venne radiata dall’albo perché in corte d’Appello era ritenuto sconveniente che una donna indossasse la toga”, ha dichiarato Pisani al Corriere del Mezzogiorno.
Nonostante il buon intento del progetto, le critiche sui social non sono mancate. C’è chi ha sostenuto che non vuole essere “rappresentata da queste sgallettate” e chi ha ritenuto che il calendario “offende gli avvocati e le avvocate”.
Anche il penalista Gaetano Perna ha commentato negativamente l’iniziativa benefica: “La vista di quelle fotografie mi crea sconcerto. La toga di noi avvocati è sacra, la indossiamo da 2mila anni. La toga è un simbolo, non è una divisa, perciò trovo sbagliato e offensivo per la categoria che alcune colleghe, giovani e carine, si facciano ritrarre in toga spesso con le cordoniere dei cassazionisti, sia pure per una nobile causa”.
Pisano, però, ha risposto all’intera polemica con calma: “Ho realizzato una cosa in cui credo assieme alle altre colleghe: il tema dei diritti è fondamentale”.
Il calendario
Le giovani avvocatesse che combattono la violenza sulle donne sono state immortalate dal fotografo Giancarlo Rizzo. Gli scatti saranno visibili anche durante la presentazione del calendario nel capoluogo campano, a cui parteciperanno pure Nicola Graziano, Claudia Megrè e Simone Schettino.
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