La 29enne Evelyn Schwarz gestisce il “Bordoll” a Dortmund, una città extracircondariale della Renania Settentrionale-Vestfalia, in Germania.
Il nome del singolare esercizio commerciale è di semplice deduzione, si tratta di una fusione delle parole “bordello” e “bambola”.
Già nella recente serie televisiva Westworld si immagina un futuro in cui turisti umani possono approfittare di una città popolata da androidi semi-umani per visitare un bordello con donne incredibilmente verosimili.
La tecnologia non è ancora arrivata a tanto, ma a Dortumnd ha aperto la prima agenzia di sex dolls del paese. Si tratta di bambole gonfiabili più evolute, esplicitamente costruite per soddisfare le voglie sessuali dei clienti.
Schwarz ne ha acquistate 11 – pagandole 2mila euro ciascuna – e a ognuna di esse ha dato un nome unico.
Le sex dolls pesano 30 chilogrammi e sono state importate dall’Asia.
Sono tutte di altezze diverse e con differenti dimensioni del seno. Una “sessione” in compagnia di una bambola costa 80 euro l’ora.
Stando ai primi dati dichiarati dalla donna, il bordello sta riscuotendo un enorme successo, dal momento le bambole vengono prenotate circa 12 volte al giorno.
“Per molti non è un feticco, ma qualcosa in più di una curiosità”, ha commentato Schwartz.
La donna ha anche affermato che gli uomini che affollano il suo bordello sono di ogni età, svolgono le professioni più disparate e provengono da tutta la Germania.
Schwarz ha affermato che “le mogli di molti visitatori del bordello stanno reagendo “con tolleranza” ai desideri dei loro mariti e spesso restano ad aspettare in macchina” mentre i mariti sono impegnati con le sex dolls”.