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La favola di Biancaneve fu tratta da una storia vera (che finora nessuno conosceva)

Un museo bavarese sostiene di aver ritrovato la lapide della baronessa a cui s'ispira il personaggio del cartone animato

Di Marta Vigneri
Pubblicato il 8 Ago. 2019 alle 16:24 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 02:05

Biancaneve è realmente esistita, ma la sua vera storia è triste

La vera storia di Biancaneve si discosta molto da quella che conosciamo attraverso il romantico cartone Disney.

Secondo alcuni storici tedeschi, infatti, Biancaneve è realmente esistita, ed è a lei che i fratelli Grimm si sarebbero ispirati quando hanno raccontato la storia della principessa, tratta in inganno dalla perfida matrigna e salvata dal principe azzurro e dai sette nani.

Holger Kempken è il direttore del museo bavarese che ha affermato di aver ritrovato la lapide del personaggio realmente esistito nel ‘700, a cui s’ispira la storia di Biancaneve.

Kempken ha raccontato alla Bbc che ci sarebbero molti indizi a favore di questa ricostruzione.

La donna che ha ispirato Biancaneve sarebbe la baronessa tedesca Maria Sophia von Erthal, che viveva nel castello di Lohr am Main insieme al padre e alla sua seconda moglie che, come la perfida matrigna della fiaba, la aveva costretta da allontanarsi per fare spazio ai figli del primo matrimonio.

Ma le somiglianze non finiscono qui: il padre della baronessa possedeva una fabbrica di specchi, come quello maledetto della matrigna, e a pochi chilometri dal castello si trovava una miniera dove potevano lavorare solo persone di piccola statura per via dei cunicoli stretti. Insomma, un’immagine che ricorda i sette nani.

Infine, lo storico Karlheinz Bartels ha più volte evidenziato che i fratelli Grimm vissero per molto tempo ad Hanau, soli 50 chilometri dal castello di Lohr am Main, dove viveva la baronessa.

La sua storia era ben nota nell’Ottocento, perché Sophia aveva perso la vista da molto giovane, perciò secondo lo storico è plausibile che abbia costituito “il nucleo della fiaba di Biancaneve”.  A cui però sia i fratelli Grimm che la Disney hanno donato un lieto fine, salvando il personaggio abbastanza sfortunato dalla triste realtà.

La Biancaneve realmente esistita, oltre a diventare cieca e ad essere respinta dalla famiglia, morì in un convento. Dove nessun principe azzurro giunse a salvarla.

Sulla sua lapide, prima trovata nell’ospedale costruito dal fratello, poi recuperata da una famiglia che l’ha a sua volta donata al museo della diocesi bavarese, campeggia la scritta: “Nobile eroina cristiana, qui giace dopo la vittoria del destino, pronta per essere trasfigurata nella resurrezione”.

Niente a che vedere con il magico finale Dinsey.

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