Le battute sul voto su Rousseau e la piattaforma M5S
Le battute sul voto M5S su Rousseau e la piattaforma che talvolta si blocca stanno facendo in queste ore il giro della rete. Nel giorno in cui gli elettori del Movimento 5 Stelle si esprimono online sul nascente governo con il Pd sui social network chi non apprezza il metodo di decisione attacca con l’arma dell’ironia e della satira.
“Il voto su piattaforma Rousseau è come allenatore che chiede ai tifosi di curva se formazione è buona per derby”, è il messaggio del seguitissimo account Twitter dedicato a Vujadin Boskov. La piattaforma M5S viene descritta come la Var, “solo che in stanzino invece di due arbitri c’è centomila persone che forse neanche mai letto regolamento di calcio”.
C’è poi l’account fake di Davide Casaleggio, che comunica: “Scusate per i soliti disagi nella votazione, sto pensando che era meglio se me la hackeravano un’altra volta, magari funzionava meglio. È che sono fatto così, un po’ sc… e un po’ ho avuto c… nella vita. Tanto decido sempre io, qualsiasi esito sarà”.
Luca Fois, uno degli autori del sito satirico Spinoza, è pungente come al solito: “La piattaforma Rousseau si blocca durante la votazione. Adesso il favorito per fare il Presidente del Consiglio è un tale Error 404 Not Found”.
Mentre red-mask fa sapere di aver “già votato cinque volte”. “…altre cinque e poi smetto”, aggiunge.
Ma le battute sul voto sulla piattaforma Rousseau riguardano anche la scelta politica di mettere al voto un’intesa con il Pd, poco gradita da una parte degli iscritti al M5S. “L’hanno chiamata Rousseau perché chiamarla Pilato sembrava brutto”, ha scritto qualcuno rispondendo a Boskov.
E un altro: “Sulla piattaforma Rousseau, intasata per i troppi accessi, è comparsa la scritta: ‘Ci scusiamo per l’inconveniente, stiamo lavorando per il Pd'”.
E ancora: “Certo che sono strani nel M5S: credono a tutti i complotti possibili poi si fidano ciecamente dei risultati che compaiono su Rousseau”.
Qualche giorno fa il quotidiano Il Foglio ha lanciato perfino un “concorso” per indovinare la domanda che sarebbe stata posta agli iscritti del Movimento 5 Stelle. Le proposte sono state, anche in questo caso, estremamente pungenti.
“Sei favorevole – è uno dei quesiti lanciato – a un esecutivo prematurato con premier che blinda la supercazzola a maggioranze inverse dove M5S è non Pd ma anche no? Risposte: Sì, sono favorevole; No, sono contrario a non essere favorevole”.
Altra proposta: “Scrivi sì se sei d’accordo. Scrivi no se sei contrario. Il Sì significa No. Il No significa Sì”. E poi: “Chi è pazzo può votare Sì al governo col Pd, ma chi vota Sì al governo col Pd non è pazzo. Tu sei pazzo?”.
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