Patrick ha 11 anni e la sindrome di Down ed è il primo ragazzino a vestire i panni di modello per la collezione bambino di Zara. Ha il viso pieno di lentiggini e un sorriso che contagerebbe chiunque, Patrick.
Tutti lo conoscono come Roscòn e proprio in questi giorni le sue foto per la collezione estate 2019 stanno facendo il giro del mondo. È la prima volta che un bambino affetto dalla sindrome di Down posa per una campagna pubblicitaria a questo livello.
Ma il marchio spagnolo è da sempre attento all’inclusività e ha voluto l’undicenne come testimonial proprio per abbattere i pregiudizi. Patrick è uno dei quattro figli del noto enologo Pedro Aznar Escudero e della chef spagnola Samantha Vallejo Nágera, volto noto della tv spagnola. La chef, infatti, è stata tra i giudici di Master Chef e si è fatta conoscere in tutto il paese.
Sui social, proprio Samantha Vallejo Nágera ha espresso la gioia mista alla soddisfazione per vedere sulle pagine dei giornali e sui cartelloni pubblicitari il viso di Roscòn, protagonista di un messaggio nient’affatto scontato, quello contro i pregiudizi che troppo spesso circolano attorno alla trisomia 21.
È lei, chef Samantha, che sin dal primo momento si è battuta per far sì che la vita di Roscòn fosse come quella di Diego. La cuoca ha raccontato di essersi accorta subito che suo figlio fosse speciale e proprio per questo ha fatto in modo che tra lui e i suoi fratelli non ci fossero differenze.
In prima linea nel sostegno alle associazioni impegnate nella tutela dei pazienti affetti da questa sindrome, Samantha Vallejo Nágera ha voluto ringraziare pubblicamente Zara: “Con queste foto Patrick ha aiutato tanti bambini che si trovano nella sua situazione”, ha raccontato lo chef.
“Quando tuo figlio Roscón è il primo modello con sindrome di Down sul sito di Zara e muori di gioia per quello che significa”, ha scritto Samantha accanto a una foto su Instagram che ritrae i suoi due figli, Roscòn e Diego, sorridenti e felici, spensierati e inconsapevoli di rendere un servizio immenso all’umanità.
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