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Alcune startup fanno provare le loro app agli ubriachi per testare la semplicità

Il Drunk User Testing è l'ultima tendenza delle aziende negli Stati Uniti: far provare agli ubriachi le app per testarne le funzioni

Di Clarissa Valia
Pubblicato il 12 Mag. 2018 alle 13:52 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 18:58

Per testare la funzionalità e la semplicità delle app, le startup americane hanno ideato il Drunk User Testing.

L’ultima tendenza consiste nel far provare le applicazioni agli utenti che hanno bevuto qualche bicchiere di troppo per capire se le funzioni delle app sono intuitive e semplici nel loro utilizzo.

Il Drunk User Testing, è stato lanciato per la prima volta dalla startup di Boston Appcues, che si occupa di software.

Il concetto è che le app devono essere il più possibile “user friendly”, vale a dire facili da usare.

E chi meglio degli ubriachi può verificare questa caratteristica? Ad oggi sono stati organizzati cinque eventi, dove le startup offrivano da bere agli invitati per poi far testare le proprie app.

Il prossimo Drunk User Testing è il 24 maggio a Cambridge, Massachusetts, dove hanno sede l’università di Harvard e il Massachusetts Institute of Technology.

Tra le aziende che hanno fatto uso del Drunk User Testing ci sono: Couchsurfing, che consente di trovare ospitalità presso abitanti, Runkeeper, app per gli allenamenti di jogging, Tenor, di Google, Travel Bank, che traccia le spese di viaggio e Kissmetrics.

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