Antonella Elia si racconta al Corriere della Sera, comprese le sue tragedie familiari. “Mia madre è morta quando avevo un anno e mio padre quando ne avevo 14”, sottolinea emozionata.
“La mia mamma è morta quando avevo un anno e sono cresciuta con i nonni fino ai sei anni, poi mio papà, che per me era un perfetto estraneo, mi veniva a trovare ogni tanto, ha deciso di portarmi a vivere con lui, forse per gelosia nei confronti di chi mi cresceva, ed è stato un grande strappo. Mi ha portato in una casa che era bella, ma allo stesso tempo triste e buia, dove si sentiva il vuoto della perdita di mia madre. Fino a quel momento la nonna era sempre mia mamma per me”, svela l’ex ragazza di Non è la Rai.
Anche il papà se n’è andato: è deceduto in un incidente d’auto quando lei aveva 14 anni. Non è tornata dai nonni. Antonella spiega: “No. Lui aveva litigato selvaggiamente con loro e non li ho visti per anni. Nel frattempo si era risposato e ho vissuto con sua moglie, ma i rapporti con lei, senza la presenza di mio papà, si sono rovinati subito… a 18 anni la prima cosa che ho fatto è stata andarmene di casa”. La Elia ha fatto la modella per racimolare soldi. Studiava anche canto, recitazione e danza. E’ stato Corrado con La Corrida a portarla per primo in tv.
Ha un passato doloroso. Antonella, però, ha conservato intatta la purezza di una bambina. Legata a Pietro Delle Piane, 10 anni in meno di lei, quando le si domanda se finalmente si sposerà, confida: “Ho deciso di no. Per ora. Poi si vedrà”. Sulla differenza all’anagrafe ammette: “Non riesco ad accettare l’idea che il mio uomo improvvisamente mi veda brutta e vecchia. Io tra dieci anni ne avrò 70, lui 60, sarà nel fiore… mi viene da piangere. Dieci anni sono tantissimi, invecchiare mi fa molta paura, è inaccettabile che mi veda crollare a pezzi… Io ho sempre vissuto randagia, non ho avuto una famiglia, e forse proprio per questo non l’ho ricreata”.
Parlando della sua carriera dice: “Facevo anche tante serate in discoteca, ma mi sentivo strana ad andare in un locale a firmare autografi ed essere pagata per questo. Mi chiedevo: ma come è possibile? Vado lì, non faccio niente per un’ora, e mi pagano”. Le paghe però erano altissime: “Anche cinque milioni, o forse quattro. Cifre esorbitanti… Ero piccola, avevo 27 anni e lei dirà, mica tanto piccola, ma io ho avuto uno sviluppo non regolare, ho sempre avuto 20 anni di meno dell’età biologica. Ero sovrastata da tutta questa popolarità, mi destabilizzava. Ti fai delle domande: ma veramente merito, valgo tutto questo? La stessa follia mi accadde dopo la prima Isola dei famosi, con paparazzi e persone comuni che mi inseguivano2.